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“Non posso andare in reparto, li aiuto così”. Chiara raccoglie oltre 130.000 euro per il Policlinico

“Era da un po’ di tempo che stavo cercando un modo per aiutare i medici e gli specializzandi che lavorano al Policlinico, perché a noi studenti non è stata data la disponibilità di entrare nei reparti”, spiega Chiara Panunzi a Fanpage.it, la studentessa di Medicina che in circa 72 ore, ha raccolto più di 130mila euro per il Policlinico di Milano. Persone da tutta Italia hanno partecipato attivamente all’iniziativa di Chiara che però non vuole prendersi meriti: “Ho solo dato alle persone uno strumento per fare quello che già volevano fare”.
A cura di Filippo M. Capra
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Chiara Panunzi, la studentessa 25enne di Medicina che ha avviato la raccolta fondi per il Policlinico
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In circa 72 ore, la raccolta fondi avviata per sostenere il Policlinico di Milano, ha già sfondato il muro dei 130mila euro. Persone da tutta Italia hanno partecipato attivamente all'iniziativa avviata da Chiara Panunzi, una studentessa 25enne di Medicina al sesto anno che sta preparando la tesi proprio all'interno dello storico ospedale milanese. "Era da un po' di tempo che stavo cercando un modo per aiutare i medici e gli specializzandi che lavorano al Policlinico, perché a noi studenti non è stata data la disponibilità di entrare nei reparti", spiega Chiara a Fanpage.it.

L'auspicio di Chiara: Ho chiesto che i soldi venissero investiti nella terapia intensiva

L'idea è nata pochi giorni fa mentre, scorrendo la home di Instagram, Chiara si è imbattuta nel post di Fedez e Chiara Ferragni (che a loro volta hanno sponsorizzato la sua iniziativa) in cui annunciavano l'avvio della raccolta fondi per il San Raffaele. Dopo pochi minuti, sullo stesso sito, "Gofundme", specializzato in raccolta fondi, c'era anche la sua richiesta d'aiuto: "Ci vuole pochissimo per farlo. Ho creato la raccolta prima di chiedere il permesso a chiunque e poi ho contattato l'ospedale per metterci d'accordo anche con il direttore finanziario. Mi hanno aiutata molto". "Ho chiesto che i soldi raccolti, tantissimi, più di 130mila – continua Chiara – venissero investiti nella terapia intensiva e nell'acquisto di macchinari utili a curare tutte le persone contagiate dal Coronavirus e per il materiale da fornire ai medici". Il dubbio che tutti si pongono secondo cui dovrebbe essere lo Stato a garantire ai cittadini il supporto finanziario anche nel caso di emergenza, trova soluzione nei pensieri di Chiara: "Le falle tra l'ideale e la realtà ci sono ma è importante andare oltre e cercare di supplire in maniera immediata".

Ho dato alle persone uno strumento per fare ciò che volevano già fare

Ma la studentessa del Policlinico non vuole prendersi meriti per il grande risultato conseguito sinora: "È come se avessi semplicemente dato alle persone lo strumento per fare quello che volevano già fare. La campagna è andata avanti da sola, le persone hanno donato con un entusiasmo tale per cui ho la sensazione che il merito non sia tanto quanto sia stata sponsorizzata, quanto che combaciasse con un desiderio delle persone stesse. Nelle situazioni di emergenza rinasce la sensazione di essere tutti insieme – ha continuato -, scatenando un sentimento di grande unione e solidarietà". Poi, la chiosa con uno sguardo al futuro una volta che l'emergenza sarà il passato: "Sarebbe bello ricordarci di tutto questo, oltre che della paura che ci ha accompagnati, del sentimento di parità".

Come annunciato ieri sera, venerdì 13 marzo, il sito "GoFundMe", grazie alla regia di Fedez e Chiara Ferragni, donerà ulteriori 70.000 euro al Policlinico di Milano. Qui tutte le info per fare una donazione al nosocomio milanese.

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