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Non ci sono alloggi popolari, pensionati sposati da 50 anni costretti a separarsi

L’episodio è avvenuto a Milano: da circa tre mesi un muratore 76enne e sua moglie di 68 anni abitano in due case diverse: il primo in un monolocale insieme alla famiglia del figlio, la seconda in condivisione con un’anziana. Sfrattati dalla precedente abitazione, continuano ad aspettare che il Comune assegni loro un alloggio popolare per tornare a vivere insieme.
A cura di Francesco Loiacono
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Una coppia di pensionati che si separa dopo 50 anni di matrimonio. Ma non per dissidi, o perché l'amore è finito. No: perché non hanno più i soldi per pagare l'affitto e perché una casa popolare, per loro, proprio non si trova. L'incredibile storia accade a Milano, ed è una situazione che si trascina ormai da tre mesi. Da quando, cioè, un 76enne muratore in pensione e sua moglie, di 68 anni, abitano separati per necessità: il primo nel monolocale del figlio, la seconda a Bonola in una casa popolare insieme a una signora di 70 anni. Una situazione che non si sa per quanto ancora potrà andare avanti, perché il Comune, che ha provveduto all'inizio a trovare una sistemazione alla coppia, continua a ripetere che finché la situazione non migliorerà non sarà possibile assegnare ai coniugi un alloggio. Purtroppo, però, la situazione delle case popolari milanesi non è delle più rosee: e allora ecco che le speranze degli anziani coniugi di tornare ad abitare insieme sono ridotte sempre più a un lumicino.

Sposati da 50 anni, costretti a separarsi

Le disavventure per la coppia sono iniziate nel 2011, quando i due sono stati sfrattati dall'abitazione di viale Certosa nella quale abitavano, e all'interno della quale l'uomo, esperto muratore, aveva realizzato anche costosi interventi di manutenzione e restauro. La crisi, e l'età sempre più avanzata hanno però fatto sentire i loro effetti. Il proprietario di casa ha sfrattato i due coniugi, che per i primi cinque mesi sono stati ospitati in un istituto individuata dal Comune. Una sistemazione temporanea, dalla quale la moglie del muratore, con una grave invalidità dall'età di 20 anni, è stata spostata a settembre. Destinazione: un alloggio popolare in condivisione con un'altra signora. Passa poco tempo e anche il muratore deve abbandonare l'istituto, perché non riesce più a pagare la retta. Da allora, vive in un monolocale di 35 metri quadrati con la famiglia del figlio. Aspettando che dal Comune arrivi finalmente quell'alloggio popolare per tornare a vivere con sua moglie.

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