No Expo, slitta al 2016 il risarcimento dei danni per il 1° maggio
Vetrine rotte, auto sfasciate ed esercizi commerciali distrutti, fu questo il bilancio della manifestazione “No Expo” del 1° maggio scorso a Milano. Pochi giorni dopo il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, promise ai commercianti un supporto economico da parte dell’ente per i danni subiti. Un aiuto che però è slittato all’anno prossimo. Un emendamento al bilancio presentato dall’Assessore regionale all’Economia, Massimo Garavaglia, ha spostato al prossimo anno l’aiuto promesso a causa di alcune complessità burocratiche legate alle procedure di erogazione del finanziamento. La cifra stanziata era di 1,5 milioni di euro, rubricata nel bilancio come “risarcimento danni”. Lo slittamento del risarcimento è stato uno degli aspetti che ha caratterizzato l’assestamento di bilancio in votazione oggi nel consiglio regionale della Lombardia.
Il bilancio della Regione Lombardia
Tra gli altri provvedimenti ha fatto molto discutere un emendamento, sempre dell’assessore Garavaglia (Lega Nord), che prevede che la nomina dei dirigenti dell’ente non sia più decisa dalla giunta regionale ma dal segretario generale della Regione, Giuseppe Bonomi, anch’egli in quota leghista. Un provvedimento aspramente criticato da Forza Italia e Nuovo Centro Destra, gli altri partiti della coalizione che sostiene Roberto Maroni. La tenuta della maggioranza sarà verificata dalla votazione in programma oggi in consiglio. Tra gli altri provvedimenti contenuti nell’assestamento di bilancio presentato dalla giunta Maroni, anche 250 milioni per il reddito di autonomia, provvedimento caro anche al Movimento 5 Stelle, e 78 milioni di euro in tre anni per la riduzione dei ticket sanitari. Su quest’ultimo provvedimento si profila un accordo tra maggioranza ed opposizione con il Pd che ha annunciato la presentazione di emendamenti integrativi al provvedimento sulla sanità. Tra le altre spese messe in bilancio 6 milioni di euro per l’aumento di 150 unità dei vigilantes sui treni regionali. Un provvedimento deciso anche a seguito della tragica aggressione subita da un macchinista del trasporto regionale a cui due cittadini stranieri staccarono il braccio con un machete.