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“No dottore, il 17 porta sfiga”: l’imputato scaramantico convince il giudice a spostare l’udienza

Un imputato scaramantico e un giudice con il senso dell’ironia: sono i protagonisti di un curioso episodio avvenuto durante un processo per truffa al Tribunale di Milano. Quando il gup ha proposto la data del 17 ottobre per la prossima udienza, l’imputato è saltato in piedi: “Il 17 no, dottore, porta sfiga”. Il magistrato ha accolto la sua richiesta e spostato la data al 24 ottobre.
A cura di Simone Gorla
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"No dottore, il 17 no, porta sfiga, non si può cambiare?". Un imputato molto scaramantico e un giudice con il senso dell'ironia sono stati i protagonisti di un curioso episodio avvenuto nella giornata di giovedì in un'aula del Palazzo di giustizia di Milano. Un uomo sotto processo con l'accusa di truffa è riuscito a convincere il giudice a spostare la data della prossima udienza per evitare la sfortuna.

L'imputato è accusato di truffa per aver falsificato una banconota

L'imputato napoletano, a processo con rito abbreviato per aver contraffatto una banconota da 50 euro, è saltato sulla sedia quando il giudice per l'udienza preliminare ha proposto alle parti la data del 17 ottobre per la prossima udienza del procedimento. Si è alzato e ha esclamato: "Il 17 no, dottore, porta sfiga". Il gup ha provato a farlo ragionare replicando: "Guardi, però, che non è mica di venerdì". E l'imputato: "Fosse stato di venerdì non sarei nemmeno uscito di casa".

L'udienza è stata spostata al 24 ottobre

Il giudice, divertito, si è fatto convincere. Ha quindi deciso di rispettare il timore scaramantico dell'imputato e ha proposto alle parti di spostare l'udienza in un'altra data, il 24 ottobre.

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