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Niguarda, murales dedicato alla partigiana Lia deturpato da svastiche

Nella notte del 14 luglio il murales che sorge a Niguarda, nord di Milano, ed è dedicato alle partigiane Stellina Vecchio e Gina Galeotti Bianchi, detta Lia, è stato deturpato con svastiche. Si tratta del terzo caso in meno di un anno. La condanna dell’Anpi: “Gravissima provocazione che offende i sentimenti di Milano, città Medaglia d’Oro della Resistenza”.
A cura di Francesco Loiacono
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Ancora una deturpazione, ancora svastiche sul murales simbolo della Resistenza a Niguarda, quartiere a nord di Milano. Nella notte di martedì 14 luglio ignoti hanno disegnato il simbolo evocativo di un passato infausto sul graffito disegnato da giovani del quartiere, dedicato a due donne simbolo della Resistenza milanese: Stellina Vecchio e Gina Galeotti Bianchi, conosciuta con il nome di battaglia "Lia".

A comunicare l'ennesimo oltraggio, presumibilmente da parte di gruppi nazifascisti, a un simbolo della lotta di liberazione è stata la sede provinciale milanese dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia, con una nota a firma del presidente Roberto Cenati: "È la terza volta in meno di un anno che gruppi neofascisti attuano questa gravissima provocazione che offende i sentimenti di Milano, città Medaglia d'Oro della Resistenza e di chi come Gina Galeotti Bianchi ha sacrificato la propria giovane vita per la nostra libertà", dice Cenati nel comunicato, in cui esprime naturalmente la propria ferma condanna per il gesto.

Murales dedicato alla partigiana Lia deturpato da svastiche

Il murales di Niguarda ritrae un pezzetto importante della storia di Milano e d'Italia: sulla sinistra dell'opera ci sono le due "staffette" in bicicletta Lia e Stellina, che nel pomeriggio del 24 aprile 1944 furono bersagliate da spari provenienti da un camion tedesco con soldati in fuga, impegnati in una battaglia con alcuni partigiani nascosti dietro una barricata. La partigiana Lia fu ferita a morte in un portone al civico 38 di via Graziano Imperatore, mentre Stellina Vecchio sopravvisse e diventò una testimone della Resistenza, scomparsa nel 2011.

Il murales di Niguarda sorge proprio su via Majorana angolo via Imperatore. Forse è proprio per la sua forza evocativa che è da sempre bersaglio di attacchi da parte di chi cerca di infangare un passato che dovrebbe, a 70 anni di distanza, diventare patrimonio comune, magari da non condividere, ma sicuramente da rispettare.

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