Niente donne col velo in ospedali e Asl lombardi: la Regione accoglie richiesta della Lega
Niente più donne con il velo all'interno degli Enti della Regione Lombardia, inclusi ospedali e Asl. È quanto ha promesso martedì l'assessore regionale alla Sicurezza Simona Bordonali rispondendo a un'interrogazione della Lega nord. Niqab e burqa saranno messi al bando per consentire, secondo quanto indicato nel testo dell'interrogazione a firma del consigliere Fabio Rolfi, "la massima efficacia dei controlli di sicurezza interni a tutti gli edifici istituzionali". L'assessore Bordonali si è detta d'accordo con quanto chiesto dal Carroccio, annunciando nuove regole per tutti gli edifici pubblici.
Al bando niqab e burqa negli edifici pubblici regionali
Per il consigliere Rolfi la richiesta di provvedimenti più rigidi per le donne – soprattutto islamiche – che indossano un velo per motivi religiosi è motivata anche da quanto accaduto a Parigi – dove però, per la cronaca, ad agire non sono state persone velate, ndr – con i recenti attacchi terroristici che hanno già provocato l'innalzamento delle misure di sicurezza in tutta Italia. Si tratta, ha spiegato Rolfi, di una questione di "buon senso e tutela dell’ordine pubblico". L'interrogazione del consigliere leghista era stata preceduta qualche giorno fa dalla pubblicazione della richiesta alla giunta Maroni sul proprio sito. Si tratta di una vera e propria battaglia alla quale il consigliere bresciano sembra tenere molto. L'assessore alla Sicurezza nella sua risposta ha richiamato alcune leggi nazionali già in vigore che vietano di comparire mascherati in luogo pubblico, nonché il parere del procuratore di Venezia Carlo Nordio, che dopo le stragi di Parigi ha proposto di vietare l'uso del burqa.