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Niente cibo in discoteca, allontanata una ragazza diabetica: “Avevo solo tre bustine di zucchero e un succo”

Il gestore del locale milanese risponde: “Noi dobbiamo rispettare anche delle norme di sicurezza e alla ragazza è stato detto che una volta dentro poteva andare al bar e farsi dare tutto lo zucchero o l’acqua di cui aveva bisogno”.
A cura di Enrico Tata
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In discoteca non si possono introdurre cibi, neanche, a quanto pare, tre bustine di zucchero e un succo di frutta che servivano a una ragazza di 25 anni affetta da diabete. M.F., così si firma sul sito portalediabete.org in cui ha raccontato l'episodio, sarebbe stata allontanata da una discoteca di Milano perché si è rifiutata di gettare lo zucchero all'ingresso. "Voglio che si sappia quello che mi è accaduto ieri sera. Perché mi rendo conto sempre di più in che paese viviamo. Ieri sera per la prima volta mi hanno fatto sentire una m…, qui a Milano all'entrata di una discoteca abbastanza conosciuta, l'Old Fashion. Mi hanno privata dell'entrata perché, in quanto diabetica, avevo con me nella borsa tre bustine di zucchero, e un succo di frutta in caso di emergenza ipoglicemica. Il buttafuori, buono solo da buttare nell'umido per quanto fosse viscido, ha detto che non si può portare nulla dentro di alimentare, che se volevo entrare dovevo buttare le cose che avevo con me", ha raccontato la ragazza. "Io ho ribadito che sono diabetica spiegando tutto e per quale motivo avessi con me lo zucchero, ribadendo che in quei casi bisogna essere tempestivi e lui continuava a dire che potevo portare solo con me la medicina perché lo zucchero non serve. Io ho mostrato il mio certificato, mortificata di fronte a una decina di persone che erano con me per festeggiare la laurea di una mia amica".

Il gestore del locale: "Lo zucchero glielo avremmo dato noi"

Roberto Cominardi, gestore della discoteca milanese, ha risposto che la ragazza sarebbe potuta entrare a patto di gettare le bustine di zucchero, ma una volta dentro sarebbe potuta andare immediatamente al bar per farsi dare tutto ciò di cui aveva bisogno. "Chiaramente un episodio increscioso e mi spiace sia accaduto: ma noi dobbiamo rispettare anche delle norme di sicurezza e alla ragazza è stato detto che una volta dentro poteva andare al bar e farsi dare tutto lo zucchero o l'acqua di cui aveva bisogno in modo da averlo a disposizione subito in caso di necessità", ha detto il titolare del locale. "Ho già parlato con l'operatore che mi ha confermato quel che è successo anche se nega di aver mai pronunciato frasi poco gentili e tanto meno che la ragazza gli abbia mostrato un certificato. La ragazza ha preferito andarsene e mi spiace, perché noi vogliamo che la gente venga da noi per stare bene e divertirsi, e non c'è stata alcuna intenzione di mortificarla o discriminarla".

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