Nadia Toffa ricoverata al San Raffaele: perché è stata trasferita nell’ospedale milanese
Nelle serata di ieri la conduttrice e inviata delle Iene Nadia Toffa è stata trasferita, in seguito al malore che l’ha colpita, dall’ospedale di Cattinara di Trieste al San Raffaele di Milano. Toffa è stata sottoposta ai primi accertamenti e alle prime cure nel presidio triestino prima di essere trasportato con elisoccorso e trasporto protetto a Milano. La prognosi per lei è riservata “per patologia cerebrale in fase di definizione”, secondo quanto spiegato dall’ospedale di Trieste.
La conduttrice delle Iene è ricoverata in terapia intensiva e sarebbe vigile e cosciente, secondo quanto riportato dall’Ansa. Il motivo per cui è stata trasferita riguarda proprio la specializzazione del reparto del presidio milanese in tema di patologie cerebrali. Come si legge sul sito del San Raffaele, l’ospedale si occupa di terapia intensiva postoperatoria in tema di neurochirurgia e sottolinea come si tratti di una categoria delle ‘chirurgie maggiori’ per la “difficoltà tecnica degli interventi ma anche per l’elevata componente di rischio e stress preoperatorio cui è sottoposto il paziente”.
In terapia intensiva – si legge ancora sul sito – “viene effettuato un risveglio graduale del paziente e, con sofisticate apparecchiature, si mantengono sotto stretta osservazione le funzioni vitali e neurologiche”. Proprio la presenza di particolari apparecchiature fa del San Raffaele un centro di eccellenza in materia: probabilmente uno dei motivi che ha indotto il personale medico a trasferire la Toffa da Trieste a Milano.
Le condizioni di Nadia Toffa
La conduttrice delle Iene, data fino alla tarda serata di ieri in condizioni stabili, sarebbe vigile e cosciente. Secondo quanto appreso dall’Ansa da fonti vicine alla pazienta, Nadia Toffa avrebbe passato una notte tranquilla. Oggi è prevista per lei una giornata di esami e controlli. Solitamente in casi di questo genere le novità sul quadro clinico e sulla prognosi sono attese non prima di 24-48 ore.