Musica in lutto, è morto a Brescia Giancarlo Facchinetti: aveva 81 anni
Il mondo della musica è in lutto per la scomparsa di Giancarlo Facchinetti, 81 anni, celebre compositore, pianista e direttore d'orchestra. Il maestro, che da anni ormai lottava contro un male incurabile, è deceduto nella serata di ieri a Brescia, la città che gli ha dato i natali nel 1936.
Diplomatosi al Conservatorio di Brescia, Facchinetti ne era stato il direttore dal 1979 al 1981, dopo aver insegnato in quelli di Parma, Bolzano e Verona. Sempre legato alla sua città, nel 1985 Facchinetti aveva fondato l'Orchestra da Camera di Brescia. Stando a quanto si apprende, i funerali si svolgeranno venerdì 9 giugno, alle ore 15.30, nella chiesa si San Gaudenzio a Monpiano, nella provincia bresciana.
Morto Facchinetti, il cordoglio del sindaco di Brescia
Il sindaco Emilio Del Bono e la giunta comunale in una nota esprimono "profondo cordoglio per la morte del Maestro Giancarlo Facchinetti". “È mancato un grande uomo e un grande musicista”, ha affermato il sindaco Emilio Del Bono. “Giancarlo Facchinetti è stato tra i protagonisti più importanti e più influenti del panorama musicale bresciano. Compositore, pianista, direttore d’orchestra, già autorevole docente del Conservatorio di Brescia, il Maestro Facchinetti era amatissimo e stimatissimo dai suoi allievi, molti dei quali sono oggi compositori affermati, e dai colleghi. La sua profonda umanità, il suo proverbiale e intelligente umorismo e il suo notevole talento artistico hanno lasciato un segno profondo su chi ha avuto il privilegio di conoscerlo. Facchinetti, da buon bresciano, ha continuato a lavorare alle sue opere e ai suoi progetti finché la sua prodigiosa fibra non è stata sopraffatta dalla malattia. La sua attività di compositore, che gli ha regalato straordinari successi nazionali e internazionali, è un vanto per la nostra città che ora piange questa grave perdita”.
“Facchinetti”, ha ricordato la vicesindaco e assessore alla Cultura Laura Castelletti, “amava scherzare riuscendo a restare serissimo. Una qualità che appartiene soltanto alle menti più brillanti. La sua intera vita è stata dedicata alla musica ma il suo lavoro di compositore e di didatta non è rimasto confinato in una torre d’avorio, come talvolta accade agli artisti. Il Maestro, infatti, si è sempre speso per far crescere la cultura musicale nella nostra città. Basta menzionare la sua presenza ventennale nella Deputazione del Teatro Grande, l’Orchestra da camera di Brescia da lui fondata e il suo impegno per il Conservatorio cittadino, del quale è stato anche direttore dal 1979 al 1981. Mi piace ricordarlo felice e commosso per l’omaggio tributatogli nell’aprile dello scorso anno, in occasione del suo ottantesimo compleanno. La sua simpatia, la sua umanità e il suo eccezionale talento ci mancheranno”.