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Moschea in via Esterle, guerra “fredda” tra maggioranza e opposizione

Scontro tra maggioranza e opposizione nel consiglio di zona di martedì sulla moschea che potrebbe sorgere al posto degli ex bagni pubblici nella zona di via Padova, a Milano. Forza Italia e Lega: “La sinistra ha paura di rapportarsi con i cittadini e abbandona l’aula”. La maggioranza replica: “Quale paura, il riscaldamento era rotto e non si poteva proseguire la discussione in quelle condizioni”.
A cura di Francesco Loiacono
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Scoppia la polemica intorno agli ex bagni pubblici di via Esterle, vicino a via Padova, una delle tre aree di Milano dove dovrebbero sorgere le moschee e luoghi di culto per altre religioni. Martedì 28 ottobre è andato in scena un problematico consiglio di zona – l'area rientra nella zona 2 – nel quale dall'opposizione, in particolare Forza Italia e Lega, sono state presentate due mozioni. La prima, firmata da Silvia Sardone, chiede che l'area sia destinata a un presidio permanente delle forze dell'ordine. La seconda, presentata da Samuele Piscina, chiede di dar vita a un sondaggio popolare di un mese per conoscere l'opinione dei residenti sulla possibile realizzazione di una moschea. In alternativa, la mozione della Lega Nord chiede che al posto della moschea sia realizzato un centro anziani o un centro di aggregazione giovanile. Entrambe le mozioni, però, non sono state discusse. "La maggioranza di centrosinistra ha volutamente deciso di far cadere il numero legale nel momento della discussione della questione", ha detto Silvia Sardone. "Una scelta che denota paura e incapacità di affrontare un tema così spinoso". Mentre per Piscina "Migliaia di cittadini vogliono essere consultati su una decisione presa dalla giunta senza confrontarsi con il quartiere. La sinistra, a quanto pare, ha paura di rapportarsi con i cittadini e preferisce abbandonare l'aula, d'altronde si troverebbe in seria difficoltà se i cittadini si schierassero contro le sue decisioni".

I motivi dello scontro sulla moschea

La maggioranza però ha respinto tutte le critiche al mittente. Nessuna paura, né volontà di censurare le opinioni dell'opposizione, ma solo a quanto pare un banale problema con il riscaldamento. "Semplicemente, consiglieri di maggioranza e anche di opposizione se ne sono andati in anticipo a causa del freddo pungente. La stessa consigliera Sardone si era lamentata perché usciva aria fredda al posto di calda dalle stufe. Non era possibile in queste condizioni affrontare un argomento così delicato per cui al prossimo consiglio di zona, speriamo riscaldato non solo dalle polemiche, affronteremo senza alcuna paura la questione della moschea in via Esterle", ha detto Federico Chendi (Sel). Che però ha anticipato: "Già da ora rigettiamo con forza la teoria alla base delle mozioni delle opposizioni secondo cui la moschea aggiungerà degrado al degrado". Riscaldamento o meno, il prossimo consiglio di zona si preannuncia molto caldo.

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