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Morto Umberto Veronesi, Sala: “Milanese vero, protagonista della storia della città”

L’oncologo Umberto Veronesi, morto nella sua casa di Milano a 90 anni, lascia un grande vuoto in città: a lui si deve la fondazione dell’Istituto europeo di oncologia e della Fondazione che porta il suo nome, attiva in campo scientifico e politico. Il sindaco Sala: “Milano e l’Italia piangono in lui la figura di un vero laico capace di costruire istituzioni che hanno alleviato il percorso della malattia di migliaia di persone”.
A cura di Francesco Loiacono
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La morte dell'oncologo Umberto Veronesi, scomparso nella sua casa di Milano a 90 anni, lascia un grande vuoto nel capoluogo lombardo. Qui Veronesi è nato il 28 novembre del 1925. Qui ha fondato nel 1991 l'Istituto europeo di oncologia, struttura di eccellenza in ambito oncologico nella quale ha lavorato fino al 2014 e che nel 2013 è stata insignita con l'Ambrogino d'Oro, massima onorificenza cittadina.

Sempre a Milano Veronesi, che nella sua lunghissima carriera è stato tra le altre cose ministro della Salute e senatore, ha fondato la Fondazione che porta il suo nome, attiva non solo in campo medico ma anche politico, promuovendo la conferenza mondiale "Science for peace", nata da un'idea di Veronesi nel 2009. Sul proprio profilo Facebook la Fondazione ha voluto rendere omaggio al "professor Veronesi" riportandone una massima: "Credere nella scienza significa credere nel futuro".

"Oggi per noi è un giorno tristissimo, grazie per i tuoi insegnamenti", la scritta che accompagna una foto del professore.

Sala: "Milanese vero, protagonista della storia di Milano"

In occasione delle ultime amministrative Umberto Veronesi si era schierato apertamente dalla parte di Beppe Sala. Uno dei figli dell'oncologo, Alberto, si era inoltre candidato nella lista civica a sostegno dell'attuale sindaco. Il primo cittadino si è unito al cordoglio per la scomparsa dell'oncologo con una nota ufficiale: "Umberto Veronesi è stato da milanese vero uno dei protagonisti della storia di Milano. Egli ha unito alla sue qualità di medico e di scienziato di fama mondiale una forte e decisa passione civica e politica. Milano e l'Italia piangono in lui la figura di un vero laico capace di costruire istituzioni che hanno alleviato il percorso della malattia di migliaia di persone. A tutti continuare la sua strada nel dialogo e nel rispetto delle idee di tutti".

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