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Morto Nanni Svampa, grande esponente della canzone popolare milanese

Nanni Svampa, storico e conosciutissimo interprete della canzone popolare milanese, è morto ieri sera a Varese all’età di 79 anni. Nato a Milano nel 1938, fu il primo a importare in Italia l’opera di Georges Brassens, traducendola in dialetto milanese.
A cura di Francesco Loiacono
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Il mondo della musica è in lutto: è morto all'età di 79 anni Nanni Svampa, conosciutissimo interprete della canzone popolare lombarda. Svampa era nato nel 1938 a Milano, nell'allora quartiere popolare di Porta Venezia. Fu lui a importare in Italia l'opera di Georges Brassens, da lui definito come "il più grande poeta e umorista della canzone nel XX secolo". Sua anche l'idea di tradurre Brassens in dialetto milanese.

Non si conosce la causa del decesso

Svampa è stato un artista poliedrico: all'attività di cantante e musicista ha unito quelle di attore teatrale e cinematografico, autore di canzoni, testi di cabaret, teatrali, televisivi e radiofonici e l'attività come regista di spettacoli musicali e di cabaret. Svampa era anche un "divulgatore", grazie alle sue lezioni-concerto sulla canzone milanese. È morto ieri sera, 26 agosto, a Varese: non si conosce ancora la causa del decesso.

La carriera: dai Gufi al teatro

Svampa era un milanese doc. Dopo essere stato sfollato sul Lago Maggiore durante la Seconda guerra mondiale, tornò in città per laurearsi in Economia alla Bocconi. Proprio in due riviste goliardiche bocconiane fece il suo debutto sulle scene milanesi tra il 1959 e il 1960. Ma la sua prima esperienza artistica significativa fu con la band dei Gufi, da lui fondata nel 1964 assieme a Roberto Brivio, Gianni Magni e Lino Patruno. Una band che univa la musica al cabaret e che ebbe successo anche in tv.

I Gufi si sciolsero nel 1969, ma continuò la collaborazione con Patruno. Svampa intensificò la sua attività teatrale, caratterizzata anche dall'impegno civile (ad esempio in favore del referendum sul divorzio) e la sua opera di riscoperta della canzone popolare lombarda, oltre alla sua opera di traduzione di Brassens. A livello musicale restano di fondamentale importanza la sua "Milanese – Antologia della canzone lombarda" e il disco "Nanni Svampa canta Brassens", poi portato anche in teatro. Tra le canzoni più famose di Svampa "La Cesira", "E mi la donna bionda", "Porta Romana bella", "El Minestron": ma tutta la sua prolifica produzione è stata molto apprezzata, anche al di fuori dei confini milanesi e lombardi.

Milano perde interprete della sua anima più profonda

Nanni Svampa nel 2001 era stato insignito dell'Ambrogino d'oro, massima onorificenza del Comune di Milano. E Palazzo Marino lo ha ricordato con una nota: "La scomparsa di Nanni Svampa colpisce profondamente Milano, le cui tradizioni musicali sono state l'ossatura del suo pensiero critico e della sua ispirazione artistica. La sua esperienza, attenta anche alle più piccole trasformazioni della società in cui viveva, ha saputo innovare linguaggi e sonorità – milanesi ma anche lombarde e francesi – adattandoli a un sentire moderno, impegnato, sempre attuale. Milano – conclude la nota del Comune – perde un interprete attento e sensibile della sua anima più profonda, un vero appassionato della milanesità".

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