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Morto il cardinale Renato Corti: il cordoglio del Papa e dell’arcivescovo di Milano Delpini

È morto all’età di 84 anni monsignor Renato Corti. Nato a Galbiate, in provincia di Como, era malato da mesi. Monsignor Corti era stato Vicario dell’arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini e vescovo di Novara. Nel 2016 era stato nominato cardinale da Papa Francesco, che ha inviato un telegramma di cordoglio.
A cura di Redazione Milano
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Il cardinale Renato Corti
Il cardinale Renato Corti

È morto all'età di 84 anni il cardinale Renato Corti. Era nato a Galbiate, in provincia di Como, il primo marzo del 1936 ed era malato da mesi. Il suo ultimo incarico era stato a Novara, dove era stato nominato vescovo: dopo le sue dimissioni, accolte nel novembre del 2011 per limiti di età, aveva vissuto a Rho, vicino Milano, presso il centro di spiritualità dei Padri oblati missionari. Era stato nominato cardinale il 19 novembre 2016 da Papa Francesco: lo stesso Pontefice ha inviato un telegramma di cordoglio non appena saputo della sua morte, avvenuta nella mattinata di martedì 12 maggio.

Monsignor Corti era stato ordinato prete il 28 giugno 1959 dal cardinale Montini, il futuro Papa Paolo VI. Nel novembre del 1980, nonostante la giovane età, fu scelto dall’arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini come Vicario generale. La nomina a vescovo di Novara era arrivata il 19 dicembre del 1990. Ebbe un importante ruolo anche all'interno della Conferenza episcopale italiana, dove occupò per un decennio la carica di vice presidente.

Il cordoglio del Papa e dell'arcivescovo Delpini

Dopo la notizia della scomparsa del cardinale Corti sono giunti diversi messaggi di cordoglio dalle più alte cariche ecclesiastiche: "Affidiamo al Signore il suo lungo e fedele ministero", ha scritto l’Arcivescovo di Milano Monsignor Mario Delpini a nome di tutto il Consiglio episcopale. Anche Papa Francesco, come scritto, ha inviato un telegramma di cordoglio, nel quale ha ricordato con gratitudine "l'intenso ministero spirituale e pastorale" profuso dal cardinale "senza risparmiarsi, anzi consumandosi per il Vangelo, dapprima nella nativa arcidiocesi di Milano, in particolare nella formazione dei seminaristi e dei sacerdoti, e come vicario generale, e poi per lunghi anni come mite e saggio pastore di codesta Chiesa novarese".

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