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Morto Gillo Dorfles, Sala: “Milano perde una figura fondamentale”

Milano in lutto per la morte di Gillo Dorfles, il famoso critico d’arte morto questa mattina nel capoluogo lombardo alla veneranda età di 107 anni. Angelo Dorfles, detto Gillo, era nato a Trieste il 12 aprile del 1910, ma era molto legato a Milano. Sala: “La nostra città perde una figura fondamentale”.
A cura di Francesco Loiacono
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Milano in lutto per la morte di Gillo Dorfles, il famoso critico d'arte morto questa mattina nel capoluogo lombardo alla veneranda età di 107 anni. Angelo Dorfles, detto Gillo, era nato a Trieste il 12 aprile del 1910, ma era molto legato a Milano, città in cui si era trasferito nel 1928 e a cui era rimasto sempre molto affezionato: "Questa mattina ci ha lasciato Gillo Dorfles, un uomo di cultura e un critico d’arte di fama internazionale – ha scritto il sindaco Beppe Sala – La nostra città perde una figura fondamentale, a cui eravamo tutti molto legati. La sua vita, di cui la longevità è l'elemento forse meno straordinario se confrontato alle sue infinite esperienze, è stata una ricerca continua della bellezza, in ogni sua forma. Ora resta un grande vuoto, che tenteremo di colmare continuando ad amare l'arte nel modo in cui ci ha insegnato".

Del Corno: La sua lucidità di interpretazione mancherà a tutti

Anche l'assessore alla Cultura di Milano, Filippo Del Corno, ha ricordato il grande critico d'arte, che si è sempre dedicato anche in prima persona alla produzione artistica, in particolare pittorica, pur reputandosi un dilettante: "Un secolo di vita trascorso a cercare sempre nuovi modi per esprimere e razionalizzare il pensiero e le sue espressioni. Dalla pittura alla filosofia, dalla critica all'architettura, Gillo Dorfles ha intersecato la Storia e molte storie, ha visto nascere e contribuito a creare movimenti e tendenze, e ha avuto il tempo di riconoscerle, a volte abbracciarle, a volte stigmatizzarle, fino a vederle archiviate nei libri di storia dell'arte e dei costumi del Novecento – ha scritto Del Corno – Il suo sguardo attento, la sua capacità di ascolto, l'acutezza del suo pensiero e la forza – che sembrava inesauribile – della sua vitalità ne hanno fatto un uomo difficile da dimenticare, la cui lucidità di interpretazione mancherà a tutti coloro che guardano l'arte con la curiosità intelligente di chi la vuole comprendere ed amare".

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