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Morto Cesare Cucchi, proprietario della pasticceria in corso Genova a Milano

È morto all’età di 85 anni Cesare Cucchi, proprietario dell’omonima pasticceria in corso Genova, a Milano, aperta dai genitori nel 1936. Tanti, su Facebook, i ricordi dei clienti affezionati: “Aveva sempre una buona parola per tutti, chiamava i clienti abituali per nome e anche nelle giornate più meste e piovose sapere che lì trovavo il suo sorriso mi rassicurava”.
A cura di Francesco Loiacono
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Cesare Cucchi (Facebook)
Cesare Cucchi (Facebook)

Cesare Cucchi aveva 85 anni: fin dal 1936 la sua vita è stata legata all'omonima e storica pasticceria in corso Genova, a Milano, che dopo essere stato distrutta dalle bombe durante la Seconda guerra mondiale aveva riaperto i battenti rimanendo immutata fino ai gironi nostri. Nella notte tra venerdì e sabato Cesare Cucchi è morto, andandosene "serenamente", come hanno riferito le figlie Vittoria e Laura. Per i residenti del quartiere e per tutti i milanesi che avevano avuto modo di conoscere la sua pasticceria, la scomparsa di Cesare Cucchi è come un pezzo di storia di Milano che se ne va: tantissimi hanno voluto ricordarlo su Facebook, dove sulla pagina della pasticceria aperta dai genitori di Cesare nel secolo scorso è stata comunicata la notizia della sua morte.

Tanti i ricordi dei clienti affezionati

"Aveva sempre una buona parola per tutti, chiamava i clienti abituali per nome e anche nelle giornate più meste e piovose sapere che lì trovavo il suo sorriso mi rassicurava e mi ricordava tanto il mio adorato nonno – ha scritto uno dei frequentatori abituali della sua pasticceria – Infaticabile lavoratore, in questi ultimi tempi soffriva a stare lontano dal suo mondo, dove era sempre inappuntabile e, a mia memoria, mai senza cravatta. Difficile pensare che non ci sia più, ma rimarrà per sempre nei nostri cuori". Un'altra cliente ha aggiunto: "Sentite condoglianze a tutta la famiglia per la perdita di una persona speciale, che ha fatto parte della vita di tutti noi, che abbiamo avuto la fortuna e l’onore di conoscerlo. Il suo sorriso ed il suo benvenuto quotidiano fanno parte della mia storia e della mia famiglia, tanti ricordi sono racchiusi tra le mura del suo negozio". Frasi che restituiscono lo spessore di una persona d'altri tempi, attaccata al proprio lavoro tanto da aver sempre allontanato le voci di una possibile vendita dell'attività. D'altronde, Cesare era cresciuto tra le mura della sua pasticceria: prima, nel 1936, come ragazzino desideroso di aiutare i genitori, poi come titolare dell'attività, adesso passata nelle mani delle figlie.

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