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Morto Bernardo Caprotti: dal supermarket di Regina Giovanna a Milano all’impero Esselunga

Il mondo dell’imprenditoria è in lutto: è morto, stroncato da un male incurabile, Bernardo Caprotti, fondatore di Esselunga. Aveva 90 anni e da poco aveva deciso di vendere il suo colosso. L’impero Esselunga è nato a Milano: nel 1957 in viale Regina Giovanna aprì il primo supermarket della catena. Lunedì mattina tutti i supermercati resteranno chiusi in segno di lutto.
A cura di Francesco Loiacono
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Il mondo dell'imprenditoria italiana è in lutto: è morto Bernardo Caprotti, patron della catena di supermercati Esselunga. L'imprenditore avrebbe compiuto 91 anni il prossimo 7 ottobre: si è arreso a un male incurabile che si era aggravato nelle ultime settimane. Nato ad Albiate, in Brianza, da una famiglia agiata, dopo un viaggio negli Stati Uniti negli anni Cinquanta decise di portare anche in Italia il modello dei supermarket.

L'impero Esselunga nato a Milano

Un'intuizione che ebbe uno straordinario successo. Caprotti ha fondato con Esselunga un vero e proprio impero, che conta ad oggi oltre 150 superstore e supermarket in Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Liguria e Lazio. Ma è da Milano che nacque l'impero: nel 1957 Caprotti aprì infatti in viale Regina Giovanna, nei pressi di Porta Venezia, il primo supermarket di quella che all'epoca si chiamava "Supermarkets italiani Spa"(una società di cui era socio, assieme al miliardario americano Nelson Rockefeller). Successivamente, grazie al logo con la "s" allungata ideato dal grafico Max Huber e ormai famoso in tutta Italia, arriverà il nome Esselunga e la piena proprietà del gruppo.

Ad oggi Esselunga è ancora fortemente radicata nel territorio lombardo e nell'hinterland milanese: la sede centrale è a Limito di Pioltello, periferia Est di Milano. In tutta Italia sono oltre 21mila i dipendenti del colosso, che fattura oltre 7 miliardi di euro e detiene una quota di mercato pari al 12 per cento. La morte del patron Caprotti è arrivata poco dopo il mandato affidato dall'imprenditore a Citigroup per la vendita della sua creatura, a lungo al centro di un contenzioso tra Caprotti e i figli Violetta e Giuseppe.

Lunedì mattina tutti i supermercati resteranno chiusi per lutto

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Per espressa volontà di Caprotti i funerali saranno svolti in forma strettamente privata e non dovranno esserci necrologi. Sul sito del gruppo Esselunga è apparso comunque un messaggio di cordoglio: "Commossi e costernati dobbiamo comunicare che il nostro fondatore dottor Bernardo Caprotti ci ha lasciati". E nella mattina di lunedì 3 ottobre, in segno di lutto, tutti i supermercati della catena resteranno chiusi.

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