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Morto a 86 anni Antonio Iosa: ex esponente della Dc, fu gambizzato dalle Brigate Rosse

È morto a Milano all’età di 86 anni Antonio Iosa, ex esponente della Democrazia cristiana, gambizzato dalle Brigate rosse nel 1980. Era presidente dell’Aiviter, l’associazione italiana vittime del terrorismo. L’attacco di quattro brigatisti della colonna Walter Alasia lo lasciò gravemente ferito. Negli anni si sottopose a più di trenta interventi chirurgici per salvare le gambe e non si riprese mai del tutto.
A cura di Simone Gorla
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È morto a Milano all'età di 86 anni Antonio Iosa, ex esponente della Democrazia cristiana che nel 1980 fu gambizzato dalle Brigate rosse a Milano. Era presidente dell'Aiviter, l'associazione italiana vittime del terrorismo.

Milano, morto l'ex Dc Antonio Iosa: nel 1980 fu gambizzato dalle Br

Iosa fu "condannato a morte"dai brigatisti, "per ave infiltrato la Dc nella classe operaia". L'attacco delle Br avvenne il primo aprile 1980. Nella sede della Dc di via Mottarone era in corso un dibattito quando entrarono quattro brigatisti della colonna Walter Alasia, mascherati e con le pistole in pugno. L'obiettivo del blitz era vendicare altri quattro brigatisti uccisi dai carabinieri in via Fracchia a Genova. Vittime della sparatoria, oltre a Iosa, anche Eros Robbiani, Emilio De Buono e Nadir Tedeschi. I quattro esponenti democristiani vennero messi in fila contro il muro del circolo culturale Perini di Quarto Oggiaro e falciati. Tutti rimasero feriti gravemente alle gambe. Negli anni successivi a causa delle lesioni riportate Iosa fu sottoposto a più di trenta interventi chirurgici, che gli permisero di salvare gli arti. "I dolori non mi hanno mai abbandonato un attimo", ha raccontato in un'intervista pochi anni fa.

Nel settembre 2018 le scritte inneggianti ai brigatisti a pochi metri da casa sua

Meno di un anno fa Iosa fu vittima di un ultimo grave episodio. Nel settembre del 2018 sotto casa di Iosa apparvero scritte con la vernice rossa che inneggiavano alle Br e in solidarietà con la brigatista Nadia Desdemona Lioce, in quei giorni a processo. La scritta apparve su un muro di piazza Pompeo Castelli a pochi metri dall'abitazione dell'ex Dc.

Morte di Antonio Iosa, il cordoglio per la scomparsa di un animatore della periferia

La vita politica di Iosa è strettamente legata con la storia del circolo Perini, nato nel 1962 a Quarto Oggiaro, periferia nascente in quegli anni. Oggi il presidente del Municipio 8 Simone Zambelli lo ricorda: " Instancabile animatore culturale, ricercatore, dirigente politico e colonna della cittadinanza attiva milanese. L'assessore municipale Fabio Galesi: "Oggi ci lascia un pilastro della storia di Milano e di Quarto Oggiaro. Presidente e fondatore del Circolo Culturale Perini con sede in Via Val Trompia, oggi presso lo stabile di Via Aldini. Fondatore dell'associazione vittime italiane del terrorismo. Un altro combattente ci lascia così". Dal presidente del Municipio 3, Caterina Antola, un altro ricordo: "Caro Antonio, mancherà la tua passione, la tua costanza per affermare la lotta alla criminalità e al terrorismo. I Municipi hanno portato alta la Fiaccola della legalità da te fortemente voluta per sensibilizzare soprattutto le scuole". "Una vita di dolore, il ricordo di quella giornata mai dimenticato. Antonio ha da sempre considerato la Memoria come costante e continuativo impegno civile. Instancabile e' stato il suo monito contro il risorgere del terrorismo e di movimenti che mettessero a rischio le istituzioni democratiche", sono le parole di cordoglio di Roberto Cenati, presidente dell'Anpi Provinciale di Milano,

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