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Morti sospette a Saronno: l’infermiera Laura Taroni accusata degli omicidi di madre e suocero

Laura Taroni, l’infermiera dell’ospedale di Saronno arrestata lo scorso 29 novembre assieme al compagno, il medico Leonardo Cazzaniga per alcuni morte sospette dentro e fuori dall’ospedale di Saronno, è accusata degli omicidi della madre e del suocero. Deve già rispondere dell’omicidio del marito, Massimo Guerra.
A cura di Francesco Loiacono
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Nuove accuse per Laura Taroni, l'infermiera dell'ospedale di Saronno arrestata lo scorso 29 novembre assieme al compagno, il medico Leonardo Cazzaniga per alcuni morte sospette dentro e fuori dall'ospedale di Saronno. L'infermiera era al momento indiziata solo per l'omicidio, in concorso col suo amante, del marito Massimo Guerra. Adesso, però, dopo un interrogatorio fiume durato due giorni nel quale per la prima volta la donna ha deciso di parlare con gli inquirenti (in precedenza si era trincerata nel silenzio), la procura le ha contestato anche gli omicidi della madre, Maria Rita Clerici, e del suocero Luciano Guerra. Accuse già contenute nella richiesta di custodia cautelare dei pubblici ministeri, ma che erano state in un primo momento rigettate dal giudice per le indagini preliminari. In una delle tante intercettazioni contenute nell'ordinanza l'infermiera aveva affermato, in merito a una "punizione" inferta alla madre: "C'ho pensato io".

A illustrare le nuove accuse contesta all'infermiera è stato il procuratore della Repubblica di Busto Arsizio, Gianluigi Fontana. Il procuratore ha anche chiarito come la Taroni sia estranea alle morti sospette dei pazienti all'interno del pronto soccorso dell'ospedale di Saronno, per le quali è invece accusato il suo compagno Cazzaniga. Laura Taroni è invece accusata anche di lesioni e falso ideologico.

L'ex direttore del pronto soccorso ai domiciliari

Intanto, per una delle persone coinvolte nell'inquietante vicenda delle morti sospette in corsia a Saronno, l'ex direttore del pronto soccorso Nicola Scoppetta (rimosso e trasferito ad altro incarico), il tribunale del Riesame di Milano ha deciso di far scattare gli arresti domiciliari: l'uomo è indagato per omessa denuncia e favoreggiamento.

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