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Morti per amianto alla Scala, indagati per omicidio colposo 4 ex sindaci di Milano

Quattro ex sindaci di Milano e l’ex sovrintendente del Teatro alla Scala, Carlo Fontana, sono indagati per omicidio colposo dalla procura di Milano per la morte di sette tra dipendenti e tecnici del teatro, deceduti per patologie legate all’amianto dopo aver lavorato alla Scala negli anni Settanta e Ottanta. Tra gli indagati Carlo Tognoli, Paolo Pilliteri, Gianpiero Borghini e Marco Formentini.
A cura di Francesco Loiacono
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Sette vite dedicate al Teatro alla Scala e "sacrificate" al tempio della lirica e all'amianto in esso contenuto. E adesso un'inchiesta che prova a rendere loro giustizia. Per il decesso legato all'amianto di sette tra tecnici, macchinisti e altro personale che ha operato nel teatro milanese tra gli anni Settanta e Ottanta la procura di Milano ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio colposo. Tra gli indagati ci sono anche nomi importanti: come quelli di quattro ex sindaci della città (Carlo Tognoli, Paolo Pilliteri, Gianpiero Borghini e Marco Formentini) e dell'ex sovrintendente Carlo Fontana, alla guida del Teatro alla Scala dal 1990 al 2005.

La procura indaga su sette decessi

A queste cinque persone la procura ha notificato l'invito a comparire. I magistrati vogliono fare chiarezza su quanto avvenuto all'interno del teatro negli anni incriminati, durante i quali sette lavoratori tra cui l'addetto al sipario e un vigile del fuoco addetto alla sicurezza si sono ammalati e poi sono morti di mesotelioma pleurico, malattia direttamente collegata con la presenza di asbesto nell'ambiente. La procura cercherà di accertare le responsabilità di chi doveva e poteva vigilare sulla sicurezza dei dipendenti all'interno del teatro o delle aziende che vi lavorano in appalto, ma non l'ha fatto.

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