Due operai morti sul lavoro nel Mantovano. Ugl: “Basta morire tra precariato e scarsa sicurezza”
Sono avvenute entrambe martedì mattina nella provincia di Mantova, a distanza di un'ora l'una dall'altra, le ennesime morti bianche. Si tratta di due operai che hanno perso la vita mentre svolgevano il proprio lavoro. Il primo, Gaetano Amendola, 67 anni, magazziniere della Elettrodigit, un’azienda di Piubega, che produce impianti elettrici ed idraulici ad alta tecnologia, è morto mentre stava eseguendo alcuni lavori all'interno del cestello di una gru. Secondo quanto raccontato dai suoi colleghi, l'uomo, che si trovava ad un'altezza di 5 metri circa, sarebbe caduto a causa del cedimento di uno dei quattro parapetti del cestello, dove era appoggiato. La violenza con la quale l'operaio ha sbattuto il capo al suolo ne ha provocato la morte sul colpo. La seconda vittima lavorava invece nello stabilimento della Frati, a Pomponesco, un’azienda che opera nel settore legno e compensato. Si tratta di Ion Anghelache, 47enne di nazionalità romena che viveva con la famiglia a Viadana. L'uomo era in compagnia di altri due colleghi e stava pulendo una pressa quando il macchinario si è avviato per errore, schiacciandolo. I suoi due colleghi sono rimasti feriti in modo lieve. Resta da chiarire se il macchinario, nel momento dell’incidente, fosse acceso o spento e se vi siano responsabilità da parte di terzi.
La denuncia dell'Ugl: Basta morire così tra precariato e scarsa cultura della sicurezza
Nonostante il tempestivo arrivo dei sanitari, per i due operai non c’è stato nulla da fare. Ora starà ai tecnici della medicina del lavoro dell’Agenzia per tutela della salute effettuare le verifiche atte a ricostruire la dinamica dei due incidenti mortali e le eventuali responsabilità. Dure le parole di Francesco Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl (Unione Generale del Lavoro): “Giornata nera per la città di Mantova, l’UGL è vicina alle due vittime e alle loro famiglie: a 68 anni non è possibile continuare a lavorare, per di più in condizioni di pericolo fisico, visto che l’operaio si trovava ad un’altezza di 5 metri da terra – ha denunciato Capone – alla luce dei fatti, è urgente avviare un dialogo con le Istituzioni per favorire maggiori controlli nelle aziende. Prevenzione e sicurezza devono essere i pilastri dei lavoratori nei luoghi di lavoro, per questo l’UGL è in tour per l’Italia con l’iniziativa ‘Lavorare per Vivere’ volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle morti bianche. Basta morire così tra precariato e scarsa cultura della sicurezza".