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Morte di Paulina Calahorrano, star della musica latina: il cordoglio del Consolato dell’Ecuador

Grande il dolore della comunità sudamericana per la morte di Paulina Calahorrana, la cantante ecuadoriana deceduta la scorsa notte a Milano in un incidente stradale. Il Consolato generale dell’Ecuador ne ha ricordato i meriti umani, oltre che artistici: “A lei dobbiamo molte conquiste nella lotta contro la violenza di genere”.
A cura di Francesco Loiacono
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La cantante Paulina Calahorrano, morta in un incidente stradale (Facebook)
La cantante Paulina Calahorrano, morta in un incidente stradale (Facebook)

All'indomani della tragica notizia della morte della cantante Paulina Calahorrano, il dolore di tutta la comunità sudamericana a Milano e non solo è ancora palpabile. Il Consolato generale dell'Ecuador, Paese in cui la cantante era nata nel 1976, ha espresso anche su Facebook il cordoglio dell'intera nazione per la scomparsa della star 42enne, ricordandone non solo i meriti artistici, ma anche la grande caratura morale: "La signora Paulina collaborò ampiamente con questo consolato: a lei dobbiamo molte conquiste nella lotta contro la violenza di genere", si legge nel messaggio del Consolato. Paulina Calahorrano, morta la scorsa notte in un incidente stradale a Milano dalla dinamica ancora da chiarire, era infatti molto impegnata nella lotta contro le violenze sulle donne: era madrina di un'associazione impegnata sul tema e, anche in alcune sue canzoni, portava avanti questa sua battaglia invitando tutte le donne (e gli uomini) ad alzare la voce contro le violenze.

Laura Paulina Calahorrano Quijo era nata 42 anni fa nel cantone di Sigchos, in Ecuador, ma da 18 anni viveva in Italia, dove si era stabilita a Milano. Aveva partecipato a molti appuntamenti dedicati alla musica latina nel capoluogo lombardo, come il Milano Latin festival di Assago: era anche stata ospite di alcune trasmissioni televisive, come "Detto fatto" e "Casa Sanremo". A gennaio, a riprova della sua importanza nel panorama della musica latinoamericana, aveva ritirato a Madrid un premio come "miglior artista internazionale" del 2017. Ma la sua importanza, come detto, andava anche al di là dei suoi meriti musicali: è da sempre stata vicina agli immigrati ecuadoriani presenti in Italia, a Milano si era esibita in feste di strada ed eventi, portando con la sua voce allegria e "aria di casa" a chi si trovava lontano dal proprio Paese di origine. Su Facebook in tanti la ricordano: "Te ne vai come una regina, mia amata Paulina", ha scritto un utente, postando anche le foto dei mazzi di fiori che adesso ricordano la cantante in viale Legioni romane, luogo in cui è avvenuto l'incidente.

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