Morte della scrittrice Alessandra Appiano: richiesta d’archiviazione respinta, l’indagine continua
Non si fermano le indagini sulla morte di Alessandra Appiano, la giornalista e scrittrice scomparsa a Milano in circostanze ancora non del tutto chiarite il 3 giugno 2018. Appiano, scrittrice di successo e volto noto in televisione, era ricoverata nel reparto di psichiatria dell'ospedale San Raffaele Villa Turro di Milano. Con la scusa di un permesso per un caffè era uscita indisturbata, salita all'ottavo piano di un hotel nelle vicinanze e si era gettata nel vuoto. Da allora è iniziata la battaglia legale del marito, Nanni Delbecchi, perché venga riconosciuta la responsabilità della struttura.
Morte di Alessandra Appiano: gip respinge l'archiviazione, si indaga ancora
La procura di Milano aveva aperto un fascicolo a modello 45, senza indagati né ipotesi di reato. Dopo quasi un anno e mezzo di indagini è arrivata la richiesta di archiviazione da parte del pubblico ministero. Il giudice per le indagini preliminari Patrizia Nobile ha però respinto la richiesta e accolto l'istanza del marito della Appiano, che chiede di verificare la mancata "protezione" della donna e la "negligenza" da parte della struttura che la ospitava.
La tragedia il 3 giugno 2018
Alessandra Appiano è morta a soli 58 anni. Nata ad Asti, con il suo primo romanzo "Amiche di salvataggio" aveva vinto il premio Bancarella nel 2003 ed era stata autrice di numerosi altri libri tradotti in paesi europei. Nel 2017 aveva pubblicato il suo ultimo libro, "Ti meriti un amore", e intanto collaborava con varie testate giornalistiche. In passato era stata anche autrice di "Passaparola" e per questo era molto conosciuta nel mondo televisivo. Dopo la sua morte tanti volti del piccolo schermo e del mondo dello spettacolo hanno espresso sgomento e cordoglio per la tragica scomparsa.