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Tifoso dell'Inter morto dopo la partita con il Napoli

Morte Daniele Belardinelli, l’ultras Luca Da Ros torna libero: “Ha collaborato con le indagini”

Il gip ha deciso di revocare gli arresti domiciliari per Luca Da Ros, l’ultras dell’Inter coinvolto negli scontri prima di Inter-Napoli in cui morì Daniele Belardinelli. “L’imputato risulta ormai pienamente distaccato dall’ambiente in cui tali fatti sono avvenuti, negli stessi ha avuto un ruolo secondario, e’ in giovane età ed incensurato e di conseguenza sono del tutto venute meno le esigenze cautelari”, ha motivato il giudice.
A cura di Enrico Tata
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Già scarcerato nelle scorse settimane, ora il giudice per le indagini preliminari Guido Salvini gli ha revocato anche gli arresti domiciliari. Torna in libertà Luca Da Ros, uno degli ultras coinvolti negli scontri dello scorso 26 dicembre prima di Inter-Napoli in cui ha perso la vita il tifoso Daniele Belardinelli. Finito in carcere due giorni dopo gli episodi di via Novara insieme ad altri due ultras dell'Inter, per la scarcerazione di Da Ros si erano espressi favorevolmente anche i pm che si occupano delle indagini. Oggi è arrivata anche la revoca dei domiciliari.

Il gip: "Da Ros fondamentale per le indagini"

Da Ros, ha detto il gip, ha collaborato con le indagini mostrando agli inquirenti alcuni dei partecipanti agli scontri. Dall'ultras sono arrivati "numerosi dettagli utili" in merito alle modalità "dell'attacco". In più alcuni dettagli rivelati da Da Ros sono stati fondamentali per risalire ai responsabili dell'omicidio Belardinelli. Il giudice ha poi ricordato come l'ultras sia stato oggetto di "minacce ricevute presso la sua abitazione e apparse sui numerosi social network" proprio per aver svelato l"identità di numerose persone coinvolte", di fatto rompendo "quelle regole di un'omertà che caratterizza la realtà di tali gruppi". Luca Da Ros "nel corso di una pluralità di interrogatori ha dato un significativo contributo alle indagini sui fatti del 26 dicembre 2018, consentendo di ricostruire per quanto a sua conoscenza lo scenario di quegli eventi", si legge ancora nelle motivazioni del gip Salvini. "L'imputato risulta ormai pienamente distaccato dall'ambiente in cui tali fatti sono avvenuti, negli stessi ha avuto un ruolo secondario, e' in giovane età ed incensurato e di conseguenza sono del tutto venute meno le esigenze cautelari", ha motivato così il giudice la decisione di revocare i domiciliari.

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