Morta la piccola Sofia, simbolo del metodo Stamina: sconfitta dalla malattia
La malattia ha purtroppo avuto la meglio: la piccola Sofia De Barros, la bambina che per anni ha lottato contro una rara malattia, la leucodistrofia metacromatica, è deceduta, come annuncia la madre sui social network. La bambina era stata il simbolo del metodo Stamina di Davide Vannoni, a cui si era sottoposta agli Spedali Civili di Brescia: proprio quando la sperimentazione sembrava dare esiti positivi, a causa del parere sfavorevole di due commissioni parlamentari, le cure erano state interrotte. Vani gli appelli della famiglia affinché le cure riprendessero e l'interessamento di personaggi noti come Fiorello e Adriano Celentano, per citarne alcuni. Del caso si era occupato, con vari servizi nel corso degli anni, anche la trasmissione televisiva "Le Iene".
"Ieri sera la nostra piccola straordinaria bambolina Sofia è volata in cielo direttamente dalle braccia di mamma e babbo. Ora per lei non esiste più dolore, c'è solo l'amore. Per chi volesse salutare insieme a noi la nostra bambina comunicheremo i dettagli della cerimonia non appena potremo. Grazie a tutti quelli che l'hanno amata e a tutti quelli che la ricorderanno nelle loro preghiere. Cate e Guido" è il messaggio addolorato comparso sul profilo Facebook della madre di Sofia che, come si legge dalla firma finale, parla anche a nome del marito.
Vani si sono rivelati anche i ricorsi presentati da Davide Vannoni, presidente della Stamina Foundation, che si proponeva di curare malattie rare e orfane di cure come quella di Sofia mediante l'utilizzo, appunto, delle cellule staminali. Vannoni aveva infatti presentato ricorso contro la commissione di esperti, nominata dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che aveva dato parere sfavorevole contro il proseguimento della sperimentazione del metodo Stamina. Ricorso che era stato rigettato.