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Monza, vivevano in 23 in 70 metri quadri: scoperto laboratorio di maglie da calcio contraffatte

Operazione anti contraffazione della guardia di finanza di Treviglio, in provincia di Bergamo. Da un controllo su un furgone guidato da due cittadini cinesi le Fiamme gialle hanno scoperto e sequestrato oltre 400 maglie da calcio e altri capi d’abbigliamento sportivo contraffatti. Ulteriori controlli hanno permesso di scoprire un laboratorio-appartamento a Monza dove 23 persone vivevano in 70 metri quadri.
A cura di Francesco Loiacono
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Operazione anti contraffazione della guardia di finanza di Treviglio, in provincia di Bergamo. Oltre a numerose maglie da calcio contraffatte, le Fiamme gialle hanno anche scoperto un laboratorio-appartamento dove vivevano e lavoravano, stipati in scarse condizioni igieniche e nel degrado, ben 23 persone in appena 70 metri quadri.

Tutto è nato da un controllo su un furgoncino condotto da cittadini di nazionalità cinese, regolari sul territorio. Il furgone era carico di merce contraffatta: all'interno numerosi capi di abbigliamento sportivo (magliette, pantaloncini, sciarpe) con i colori sociali e i loghi di note squadre calcistiche, italiane ed estere, nonché i nomi di famosi calciatori, tutti riprodotti in assenza delle necessarie autorizzazioni.

Dai documenti di trasporto i militari delle Fiamme gialle sono risaliti a due imprese di produzione della merce, entrambe situate nella Bergamasca, che avevano ceduto i capi in conto lavorazione alla ditta individuale intestata a uno dei cittadini di nazionalità cinese controllati. La ditta si trovava a Monza, ed era accanto a un appartamento in uso agli stessi cittadini cinesi. Nei locali la guardia di finanza ha identificato 15 soggetti di nazionalità cinese, di cui 4 clandestini. Lo stato di degrado e le scarse condizioni igieniche del laboratorio e dell’appartamento (in cui sono stati individuati ben 23 posti letto in 70 mq), hanno spinto i finanzieri a chiedere l’intervento del personale dell’Ats brianzola (ex Asl), che hanno verificato il rispetto delle norme sulla prevenzione e la sicurezza degli ambienti di lavoro.

Il bilancio dell'operazione: 7 denunce e oltre 400 capi d'abbigliamento sequestrati

Il bilancio finale dell'operazione è di oltre 400 capi d'abbigliamento contraffatti sequestrati (oltre che nel furgone, la merce non a norma si trovava nelle due ditte bergamasche e nel laboratiorio di Monza) e di sette persone denunciate. Tre di loro sono accusate di contraffazione, alterazione e uso di marchi o segni distintivi. Quattro, i cittadini cinesi clandestini, dovranno invece rispondere di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato: i quattro sono stati accompagnati presso la Questura di Milano per l’avvio della procedura di espulsione.

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