Monza, vigili motociclisti in borghese per multare gli automobilisti che usano lo smartphone

Tutti gli automobilisti di Monza che hanno il brutto vizio di usare lo smartphone mentre guidano (un comportamento vietato dalla legge) faranno meglio a stare molto attenti. Dallo scorso giovedì 17 gennaio infatti nella città brianzola sono in servizio dei vigili urbani motociclisti in borghese: girano su moto apparentemente anonime, almeno fino a quando non si imbattono in un conducente che sta infrangendo le regole. A quel punto attivano il lampeggiante e agitano la paletta. È successo già undici volte, almeno fino a martedì. I vigili in borghese, a bordo di due motociclette, affiancano gli automobilisti, anche quelli fermi al semaforo. Se notano che all'interno dell'abitacolo c'è qualcosa che non va si dichiarano e fermano il conducente. Non serve essere impegnati in una telefonata per essere multati: basta infatti avere lo smartphone in mano, magari per controllare le notifiche sui social network oppure per leggere o rispondere a un messaggio su Whatsapp. Un comportamento molto pericoloso quando si guida perché bastano pochi attimi di distrazione per causare un incidente, anche per chi ritiene di essere un guidatore esperto o di saper fare più cose contemporaneamente. Secondo l'Aci (Automobile club d'Italia), addirittura tre incidenti su quattro sono dovuti alla distrazione e una delle cause principali è proprio l'utilizzo di cellulari e smartphone.
Ecco a quanto ammonta la multa
Anche per questo il Comune di Monza, come reso noto da un comunicato stampa sul sito, ha deciso di sperimentare, come già avvenuto in altre città come ad esempio Milano, l'introduzione dei vigili motociclisti in borghese: "Sul terreno della sicurezza Monza è sempre pronta ad affrontare nuove sfide per essere all'altezza delle aspettative dei cittadini – ha detto il sindaco Dario Allevi – così abbiamo cominciato un’importante opera di repressione dei comportamenti scorretti alla guida che sono poi la causa principale di incidenti sulle nostre strade". Chi viene trovato alla guida mentre utilizza uno smartphone è punito con una multa di 165 euro e una decurtazione di 5 punti sulla patente. Se nel giro di un biennio viene nuovamente multato per lo stesso motivo è prevista la sospensione della patente da uno a tre mesi: "Il rischio legato all’utilizzo degli smartphone per chattare o inviare una ‘faccina' sembra non essere percepito dagli automobilisti – ha spiegato l'assessore alla Sicurezza di Monza Federico Arena – Tutti sanno che andare contromano in autostrada è un pericolo mortale, in pochi capiscono che usare il telefonino per mandare un messaggio o controllare l’e-mail è come guidare per alcune decine di secondi bendati".