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Rapine, pestaggi e tentato omicidio come nel videogioco Grand theft auto: sei arresti a Monza

Sei persone, tutte molto giovani, sono state arrestate dalla Polizia di Stato a Monza: sono accusati di aver messo a segno numerose rapine – almeno dieci – e di tentato omicidio. La gang si ispirava a Gta, videogioco famoso in tutto il mondo e spesso oggetto di critiche per l’esplicita violenza.
A cura di Redazione Milano
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Una delle risse in cui sono rimasti coinvolti gli indagati
Una delle risse in cui sono rimasti coinvolti gli indagati

Sei persone, tutte molto giovani, sono state arrestate dalla Polizia di Stato a Monza: sono accusate di aver commesso numerose rapine – almeno dieci – e di tentato omicidio. Le sei persone, poco più che maggiorenni, sono state raggiunte da una ordinanza di custodia cautelare emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza, come ha reso noto la Questura della città lombarda. In carcere sono finiti quattro ragazzi italiani di età compresa tra i 19 e i 22 anni, un dominicano di 20 anni e un 25enne peruviano. I sei, tutti residenti a Monza o nell'hinterland, appartengono allo stesso gruppo, noto come "la compagnia del centro" o "compagnia del ponte". Oltre alle dieci rapine aggravate e al tentato omicidio sono accusati anche di altri reati come lesioni, furto, minacce gravi e spaccio di droga, tutti commessi tra marzo 2018 e gennaio 2019 a Monza.

Il riferimento al videogioco Gta

Stando a quanto emerso dalle indagini, la gang si ispirava a Grand Theft Auto, conosciuto anche come Gta, una serie di videogiochi famosa in tutto il mondo. Al di là del dibattito aperto sul ruolo di videogiochi (e anche serie tv) nei comportamenti criminali della vita reale, nel caso in questione sono state le intercettazioni tra gli indagati a suggerire un qualche legame tra i due mondi: "È Gta quello che sto giocando ora", dice uno degli indagati. E l'altro risponde: "Eh, quello mi piace". "E vabè quello lì tu rubi, fai le rapine, rubi le macchine – continua il primo – Vabbè che … farlo sulla play, mi vien voglia di prendere, uscire e farle". Da qui il nome dell'inchiesta: "Gta Monza".

Le polemiche su Gta

La serie di Grand Theft Auto, da sempre, suscita svariate polemiche per la violenza che costituisce un elemento rilevante del gameplay e per la trama: nella serie videoludica, i giocatori sono infatti chiamati ad impersonare criminali dediti a furti, omicidi, racket, prostituzione e altre attività illecite con l'intento di sconfiggere le gang rivali e diventare veri e propri signori del crimine. Ciononostante, Gta rimane una delle serie videoludiche più famose e giocate di sempre, con oltre 200 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Naturalmente il tema di una responsabilità diretta di videogiochi o anche serie tv violente (come ad esempio "Gomorra") in comportamenti criminali nella vita reale è da tempo al centro di un vasto dibattito. Sembra decisamente erroneo attribuire a un gioco o a un prodotto di finzione la responsabilità totale di scelte individuali, anche se non può essere escluso a priori che possa esistere, in minima parte, un effetto emulazione: come effettivamente sembrano suggerire le intercettazioni dell'inchiesta della polizia di Monza.

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