Monza, patteggiano i due automobilisti responsabili della morte del 14enne Elio Bonavita
Hanno patteggiato la loro pena davanti al giudice per l'udienza preliminare di Monza i due automobilisti che causarono la morte del 14enne Elio Bonavita. Il ragazzo, giovane calciatore della Dominante, rimase ucciso in un tragico schianto avvenuto il 22 marzo 2015 nei pressi del parco di Monza: stava andando proprio a una partita della sua squadra, accompagnato dalla madre, quando l'utilitaria sulla quale viaggiavano fu centrata in pieno da un Suv.
La dinamica dell'incidente, ripreso da una telecamera di sicurezza, è abbastanza complicata. Un primo Suv si era immesso da via Ramazzotti in viale Brianza senza rispettare la precedenza, causando una situazione di pericolo per la quale il conducente di un altro Suv aveva invaso la corsia opposta, proprio nel momento in cui transitava l'auto di Elio e della madre. Quest'ultima Nunzia Menichini, è ancora costretta alle cure presso l'ospedale di Niguarda per le complicazioni dovute ai traumi subìti.
I due automobilisti riconosciuti colpevoli per l'incidente hanno patteggiato pene di 2 anni e un anno e 10 mesi per le accuse di omicidio colposo e omissione di soccorso. La pena è stata sospesa. Ai due conducenti è stata sospesa la patente di guida per 3 anni e 3 anni e due mesi. Le loro compagnie assicurative dovranno risarcire 250mila euro alla famiglia del ragazzo. Il padre di Elio, Corrado Bonavita, si è detto amareggiato per il patteggiamento: "Rispetto le decisioni dei giudici, ma ritengo che chi commette un omicidio debba andare in carcere, anche solo per un giorno".