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Incidente di Monza, dopo la confessione arriva il video che incastra Giovanni Colombini

Dopo che il 41enne Giovanni Colombini si era costituito lunedì pomeriggio ammettendo di essere alla guida dell’Audi Q5 che ha provocato l’incidente stradale, costato la vita al 14enne Elio Bonavita, a confermare l’accaduto ci sarebbe ora un filmato, riprendente la dinamica dell’accaduto.
A cura di Federica Gullace
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Sono passati alcuni giorni da quando Giovanni Colombini, un manager brianzolo di 41 anni, si è costituito dopo aver provocato l‘incidente stradale costato la vita al 14enne Elio Bonavita e il ferimento della madre del ragazzo, ricoverata in coma all'ospedale Niguarda di Milano. Dopo essersi presentato lunedì pomeriggio nell'ufficio della polizia locale di Monza assieme al suo legale, il 41enne aveva ammesso di essere alla guida dell'Audi Q5 che, secondo le prime ricostruzioni della procura di Monza, non rispettando una precedenza all'incrocio tra viale Brianza e via Ramazzotti, avrebbe provocato l’incidente che ha coinvolto 5 auto, e nel quale ad avere la peggio sono stati i due occupanti della Citroen C1, madre e figlio, colpiti in pieno da una Range Rover costretta a evitare l'auto del presunto pirata della strada.

Il filmato che incastra Colombini

A confermare l’accaduto ci sarebbe anche il filmato: un video di quattro secondi, che avrebbe ripreso tutto.  L'orologio segna le 9.41, e in quel momento la strada fra viale Brianza e via Ramazzotti viene attraversata solo da un’utilitaria bianca, e un istante dopo, in basso a destra, compare l’Audi Q5. L’auto esce da via Ramazzotti senza rallentare, imbocca la corsia di sorpasso per evitare l’utilitaria bianca che procede nella sua direzione di marcia e scompare velocemente dai fotogrammi registrati dagli impianti di sicurezza della zona. Ma un attimo prima di sparire dallo schermo, alle spalle dell’Audi arriva una Range Rover Evoque nera che per evitare l’auto sterza bruscamente e finisce sulle corsie in direzione di marcia opposta alla sua, centrando frontalmente la Citroen C1 su cui viaggiavano Elio e sua mamma.

A sua discolpa, Giovanni Colombini, che tre anni fa era stato investito da un pirata della strada davanti all’ospedale San Gerardo, ha detto di non essersi reso conto di nulla. Ora, entrambi gli autisti, Colombini e il 38enne di Lesmo, alla guida della Range Rover, sono indagati a piede libero per omicidio colposo e lesioni colpose, e per Colombini vi è anche l’accusa di omissione di soccorso.

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