Monza, ladro acrobata evade dalla cella della nuova questura prima del processo per direttissima

Quando ha visto che le sbarre della cella di sicurezza in cui era rinchiuso non arrivavano fino al soffitto, lasciando uno spiraglio libero, non ci ha pensato due volte e vi si è infilato, riuscendo a scappare. Un'azione piuttosto semplice per chi, come lui, viene definito dalla polizia un "ladro acrobata": uno di quelli abituati ad arrampicarsi sulle facciate dei palazzi sfruttando appigli improvvisati per svaligiare gli appartamenti. Il protagonista della rocambolesca evasione è un ragazzo di 23 anni, cittadino albanese. Elidon Gegaj, questo il suo nome secondo quanto riporta il "Corriere della sera" che ha dato la notizia, ieri mattina si trovava in una cella di sicurezza della questura di Monza, inaugurata tre mesi fa in pompa magna alla presenza del ministro dell'Interno Matteo Salvini, in attesa di essere processato per direttissima. Gegaj era stato arrestato poche ore prima da una volante della polizia, chiamata da un residente di un condominio in via Debussy. Il 23enne si era introdotto assieme a un complice (poi fuggito) in un appartamento incustodito, riuscendo a trafugare qualche prezioso e degli orologi. Il trambusto aveva però attirato l'attenzione di un vicino di casa del proprietario dell'appartamento svaligiato, che oltre a chiamare la polizia si era impegnato attivamente nel fermare il 23enne sul suo balcone al primo piano, dove il ladro acrobata si era calato dal balcone soprastante.
Il ladro acrobata ora è ricercato per evasione
Tutto questo dispendio di forze ed energie, da parte del solerte cittadino e della polizia, è stato vanificato da quella che forse è una leggerezza in fase progettuale della nuova questura di Monza. Il ladro, arrestato alle 4 del mattino, due ore dopo sfruttando anche un momento di distrazione degli agenti che dovevano sorvegliarlo era già evaso: una volta uscito dalla cella per lui è stato molto facile dileguarsi, passando prima in cortile da una finestra della questura e poi arrivando in strada dopo aver scavalcato il muro di cinta. Adesso il 23enne è ricercato: al furto aggravato che gli era valso l'arresto, poi convalidato dal giudice per le direttissime, si è aggiunta l'accusa per evasione.