Monza, Insulti all’assessore contro il regolamento di polizia urbana: muri tappezzati di scritte
Il nuovo regolamento di polizia urbana del Comune di Monza continua a dividere l'opinione pubblica in città dopo le polemiche delle scorse settimane. Sui muri della città sono comparsi insulti e minacce, nella maggior parte dei casi rivolti all'assessore Federico Arena e al sindaco Dario Allevi, rei, secondo gli autori delle scritte, di aver firmato le nuove disposizioni in materia di sicurezza e decoro urbano. "Facciamo quello che c… vogliamo" o ancora "Arena appeso" e "Fanc… il regolamento di polizia". Scritte che lasciano poco spazio alle interpretazioni. Arena ha voluto esprimere il suo disappunto nei confronti di "alcuni nullafacenti, irrispettosi, idioti – si legge sul suo profilo Facebook – che si sono divertiti in questi giorni ad imbrattare alcune vie della nostra città per esternare la propria contrarietà al nuovo regolamento di polizia urbana". "Sapere che questi delinquenti siano contrari è il miglior modo per capire che siamo sulla strada giusta. Danno a noi dei fascisti, ma i veri metodi squadristi sono questi", ha proseguito l'assessore annunciando di aver sporto denuncia.
Cosa prevede il nuovo regolamento
Come già raccontato da Fanpage.it, il nuovo regolamento di polizia urbana del Comune di Monza prevede diverse novità per quanto riguarda le forze di polizia locale che agiscono sul territorio. L'obiettivo dell'amministrazione comunale, come ha spiegato lo stesso Arena, è quello di ridimensionare i fenomeni di degrado presenti in città, andando ad arginare le criticità riscontrate sul territorio attraverso tutta una serie di nuove disposizioni. Dal divieto di bere alcool e drogarsi in pubblico, a quello di camminare sui cornicioni o sui monumenti cittadini o di stendere i panni sul balcone. Alcuni di questi divieti erano già previsti da altre norme, ma con il nuovo regolamento si dà la possibilità agli agenti di polizia locale di comminare direttamente le sanzioni amministrative ai trasgressori colti in flagrante. Dopo il parere contrario, espresso in modo pacifico dalle opposizioni, ora è arrivata anche la protesta incivile di ignoti ancora non identificati.