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Monza, dipendenti Adidas contro i 41 licenziamenti voluti dall’azienda: lettera al Ceo

Adidas Italia ha avviato un programma di licenziamento collettivo che prevede il taglio di 41 dipendenti, di cui 35 nella sola sede di Monza. La decisione dell’azienda nasce dalla volontà di delocalizzare alcune attività. I rappresentanti sindacali della Cgil di Monza e Brianza hanno chiesto chiarezza ai vertici aziendali, mentre i dipendenti del colosso di abbigliamento sportivo hanno scritto una lettera all’amministratore delegato, Kasper Rorsted. Nei prossimi giorni sono previsti altri incontri tra le parti per trovare una soluzione.
A cura di Luca Giovannoni
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La protesta dei dipendenti Adidas (Foto Cgil)
La protesta dei dipendenti Adidas (Foto Cgil)

Una lettera indirizzata al Ceo (l'amministratore delegato) di Adidas Kasper Rorsted per protestare contro il taglio del personale annunciato dal noto marchio sportivo nel dicembre 2019. L'hanno scritta i 41 dipendenti di Adidas Italia, di cui 35 nella sola sede di Monza, che sono a rischio licenziamento. "Dopo decenni di lavoro svolto con professionalità e dedizione – si legge nella lettera inviata dai dipendenti – che ha portato a crescite importanti e straordinarie della nostra azienda, a noi lavoratrici e lavoratori di Adidas Italy è stata comunicata la decisione di tagliare nuovamente posti di lavoro, attraverso il licenziamento di 41 persone”. Una decisione difficile da digerire, che è stata discussa anche nel corso del secondo incontro di esame congiunto avvenuto presso la Confcommercio di Milano nella giornata di lunedì 13 gennaio.

Le motivazione del licenziamento

Da quanto risulta, le ragioni che avrebbero portato il noto marchio tedesco a compiere una scelta di questo tipo nei confronti dei 41 dipendenti di Adidas Italy andrebbero ricercate nella volontà di delocalizzare le attività del credito, cha l'azienda vorrebbe trasferire in Portogallo. Nel corso dell'incontro alla Confcommercio, i delegati sindacali della Confederazione generale italiana del lavoro (Cgil) hanno spiegato che la decisione è in netto contrasto con la situazione di crescita aziendale che Adidas sta attraversando in questi ultimi anni. Come si legge nel comunicato dalla Cgil Monza e Brianza a firma di Matteo Moretti, segretario generale della Filcams Cgil della provincia brianzola, all'azienda è stato richiesto "un cambiamento del piano industriale che preveda il mantenimento dei livelli occupazionali in Italia. Rispetto alla richiesta di mantenere le attività lavorative in Italia sfruttando la possibilità dei collegamenti tecnologici e delle diffuse sinergie tra i gruppi dei vari paesi l’azienda continua a dichiarare una mancanza di volontà e su questo tema riteniamo indispensabile ampliare il livello di confronto con i manager e con le Istituzioni a partire dal livello del Consiglio Regionale della Lombardia, Regione dove si concentra il maggior impatto occupazionale (35 persone) e dove è situata la sede italiana".

Le proposte del sindacato

Per la Cgil è necessario un ulteriore incontro con i vertici societari, per avere "garanzie sull’occupazione e sulle prospettive future". In sostanza l'idea del sindacato è quella di un confronto con l'apparato dirigenziale per conoscere le proposte aziendali di incentivazione economica che consentano ai lavoratori di valutare percorsi di uscita e accompagnamento alla pensione. Adidas, come si legge nel comunicato della Cgil di Monza e Brianza, "ha dichiarato la disponibilità a riconoscere le medesime proposte di incentivazione della precedente procedura di licenziamento chiusa a gennaio 2019 e di voler predisporre una proposta complessiva per coloro che dovessero mostrarsi disponibili al trasferimento in Portogallo". Un ulteriore incontro è previsto per la giornata di domani, mercoledì 22 gennaio, mentre nella giornata di giovedì 23 la delegazione sindacale e Adidas appariranno davanti alla IV Commissione del Consiglio regionale della Lombardia per discutere della vertenza.

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