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Montichiari, traffico di rifiuti illeciti: sotto sequestro la General Rottami, 13 indagati

La Generali Rottami, azienda di Montichiari, dedita allo smaltimento di rifiuti è stata posta sotto sequestro dalla procura di Brescia dopo che al termine di una lunga indagine è emerso che nessuna delle norme di trattamento dei rifiuti veniva rispettata: la maggior parte infatti venivano venduti dopo essere stati mischiati con terreno ricco di Pcb. Le persone che risultano indagate per traffico illecito di rifiuti in concorso sono 13.
A cura di Chiara Ammendola
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I rifiuti smaltiti illecitamente all'interno dell'azienda (Polizia Stradale)
I rifiuti smaltiti illecitamente all'interno dell'azienda (Polizia Stradale)

Sono 13 le persone indagate nell'ambito dell'inchiesta su un traffico illecito di rifiuti che vede coinvolta anche un'azienda con sede a Montichiari, nel Bresciano: l'impianto della General Rottami dedito alla smaltimento di rifiuti, in particolar modo di rottami, è stato posto sotto sequestro così come disposto dalla procura di Brescia. Le lunghe indagini, condotte dalla Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Brescia e coordinate dal pm Mauro Leo Tenaglia, hanno portato alla luce alcune anomalie nella modalità di esecuzione delle lavorazioni e delle operazioni preliminari sul trattamento dei rifiuti: è così che gli inquirenti hanno deciso di installare delle telecamere nascoste all'interno dell'azienda del Bresciano grazie alle quale hanno scoperto quanto avveniva all'interno dell'impianto.

I rifiuti prima di uscire venivano mischiati a terreno ricco di Pcb

L'azienda infatti avrebbe dovuto trasformare i rifiuti acquisiti da altre aziende, perlopiù rottami, in materie prime: questi invece venivano rivenduti senza essere trattati al successivo utilizzatore. Secondo gli inquirenti operava una finta "economia circolare": faceva entrare gli scarti  ferrosi, e senza alcuna manipolazione, li faceva uscire sotto le mentite spoglie di "non rifiuti". Tutto dopo aver mescolato i rottami con del terreno, prelevato all’esterno dell'azienda, poi risultato contenere Pcb. Resta da chiarire la provenienza della terra contaminata: ma è probabile che arrivasse da aziende della zona che conferivano nel sito rottami ma pure altri scarti.

Numerose le società connesse alla General Rottami nel traffico illecito di rifiuti

Tutto è scattato dal controllo su strada di uno dei camion in uscita dall'opificio: nonostante tutti i documenti fossero in regola, gli agenti della pattuglia della stradale hanno cominciato a nutrire sospetti sulla reale natura della merce trasportata.  Ci sono voluti anni di ispezioni, sequestri, perquisizioni e sorveglianza attraverso le telecamere per ricostruire l'illecito traffico. Le 13 persone indagate dovranno rispondere del reato di attività organizzata per traffico illecito di rifiuti in concorso: oltre alla General Rottami, è stato appurato nel corso delle indagini, altre società ad essa collegate contribuivano agli illeciti commessi.

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