Modella inglese sequestrata a Milano, la lettera del rapitore: “Obbedisci o sarai eliminata”

Un altro tassello si aggiunge alla vicenda, ancora poco chiara, del rapimento della modella inglese Chloe Ayling, la 20enne sequestrata lo scorso 11 luglio a Milano dal polacco Lucasz Herba e dal fratello Michal Konrad. Si tratta di una lettera trovata dalla polizia postale nel pc di Lucasz, nella quale vengono dettagliate le condizioni per il rilascio della giovane, avvenuto il 17 luglio dopo sette giorni di prigionia tra Milano e il Piemonte.
La lettera trovata nel pc di uno dei rapitori
"Chloe, sei stata rilasciata per atto di generosità enorme da parte del gruppo della morte nera (…) ogni tipo di disobbedienza (…) comporterà la tua eliminazione", si legge tra le altre cose nella missiva. "Il tuo rilascio avviene con un avvertimento che dovresti leggere con molta attenzione. Sei sicuramente consapevole del tuo valore sul mercato della schiavitù degli esseri umani e sottolineo che questo non è un fatto personale, ma sono affari. Per il tuo rilascio abbiamo considerato vari fattori. E' stato commesso un errore prendendoti, specialmente considerando il fatto che sei una giovane madre che non dovrebbe in nessun caso essere sequestrata. Il secondo fattore importante è che hai avuto una protezione totale da uno dei nostri più importanti e molto rispettati uomini".
L'avvertimento: Non dovete parlare di noi in modo cattivo
Probabilmente Lukasz si riferisce a se stesso. Era stato d'altronde proprio lui a liberare la modella inglese, consegnandola al consolato inglese e facendo così partire le indagini. Il testo della lettera, piuttosto delirante, prosegue con un ammonimento alla modella: "Quando tornerai nella tua terra a casa tua, non ci saranno più indagini legate al tuo rapimento (…) Tu e la tua famiglia, in nessun modo dovete parlare mai di noi in modo cattivo e senza rispetto. Sei stata trattata in modo giusto, con rispetto e ci aspettiamo, in cambio, di ricevere lo stesso trattamento (…) Hai anche accettato di pagare i costi in sospeso del tuo rilascio di 50 mila dollari. Ci aspettiamo che i soldi siano pagati in BitCoins entro un mese".
Il rapitore sarebbe un mitomane avventuriero
Sul caso del rapimento di Chloe Ayling indaga la procura di Milano. Secondo le ipotesi del procuratore aggiunto Ilda Boccassini e del pubblico ministero Paolo Storari, i due fratelli polacchi non farebbe parte in realtà di nessuna organizzazione. Avrebbero agito dunque da soli, forse perché Lukasz, definito dagli inquirenti un mitomane avventuriero, voleva accreditarsi nel deep web, ossia la parte del web in cui proliferano loschi traffici e si può trovare in vendita di tutto: droga, armi, killer da assoldare e anche esseri umani da comprare. Lukasz avrebbe minacciato proprio di vendere la 20enne inglese sul dark web per indurla a pagare un riscatto, fissato prima in 300mila dollari e poi sceso a 50mila. Poi, però, il dietrofront e il rilascio. Dal 17 luglio è in carcere, dove presto potrebbe essere raggiunto anche dal fratello Michal Konrad, arrestato a Birmingham lo scorso 16 agosto. Il 25 settembre in Gran Bretagna è fissata l'udienza per la sua estradizione.