Modella inglese rapita, per la difesa lei e il suo rapitore erano d’accordo
La Corte d'Assise di Milano ha respinto la richiesta di ascoltare in sede di dibattimento la modella inglese Chloe Ayling, nell'ambito del processo a carico di Lucasz Herba, il 30enne polacco residente a Birmingham che l'avrebbe prima sequestrata (e poi liberata) per metterla all'asta su internet nel cosiddetto "deep web", accreditandosi così come persona in grado di offrire questi "servizi" a chi lo richiedesse.
Una vicenda complessa: secondo le indagini, la ventenne inglese sarebbe stata attirata a Milano con l'offerta di un un servizio fotografico, ma poi sarebbe stata tenuta sotto sequestro tra l'11 ed il 17 luglio, per essere poi messa all'asta prima di essere liberata dallo stesso ragazzo polacco, che avrebbe agitato con la complicità del fratello Michal Konrad. Quest'ultimo si troverebbe ancora in Inghilterra, così come la giovane, che sarebbe rientrata circa due settimane fa. Ma secondo le ricostruzioni del difensore dell'uomo, riportate dal Corriere.it, il sequestratore e la sequestrata si sarebbero messi d'accordo "affinché lei potesse diventare famosa".