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Mistero all’hotel Mandarin di Milano, donna denuncia: “Violentata da un ricco imprenditore”

Una donna di 34 anni ha denunciato di essere stata violentata da un 60enne, ricco imprenditore arabo, all’interno dell’Hotel Mandarin Oriental di Milano, uno dei più lussuosi della città. L’uomo, però, nega: non c’è stata alcuna violenza sessuale, ma solo una lite attorno al compenso per una prestazione sessuale a pagamento concordata con la donna.
A cura di Francesco Loiacono
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L'ingresso dell'hotel Mandarin Oriental
L'ingresso dell'hotel Mandarin Oriental

Sarà la polizia a chiarire il mistero sorto intorno a quanto avvenuto nella notte tra lunedì e martedì all'interno dell'Hotel Mandarin Oriental di Milano, uno dei più lussuosi della città. Due le versioni, opposte, al vaglio degli investigatori. La prima è di una donna di 34 anni, di nazionalità marocchina, che sostiene di essere stata violentata da un uomo di 60 anni, un facoltoso imprenditore degli Emirati Arabi. La seconda è quella dell'uomo: secondo lui non c'è stata alcuna violenza sessuale, ma solo una lite attorno al compenso per una prestazione sessuale a pagamento che era stata concordata con la donna.

La donna è stata visitata alla clinica Mangiagalli

In effetti la lite, anche parecchio accesa, è l'unica cosa che sembra effettivamente essere accaduta con certezza. E difatti tre notti fa le sirene delle ambulanze e delle volanti hanno squarciato il silenzio ovattato del Quadrilatero della moda, arrivando poco dopo l'una davanti all'hotel Mandarin Oriental in via Andegari, un posto con suite da seimila euro a notte che si trova vicino a via Manzoni. Dopo il racconto della ragazza, il personale sanitario ha soccorso la 34enne trasportandola alla clinica Mangiagalli, dove i medici l'hanno visitata per accertare se sia stata violentata o no.

L'imprenditore: Nessuna violenza, lite sul compenso di una prestazione sessuale

Contemporaneamente i poliziotti hanno ascoltato le due versioni: l'imprenditore, nel dettaglio, ha spiegato che la lite e la successiva accusa (falsa, a suo dire) per violenza sessuale sarebbero dovute al fatto che la 34enne avrebbe chiesto all'uomo più di quanto pattuito per una prestazione sessuale a pagamento, e l'uomo non avrebbe accettato la nuova richiesta. La versione dell'imprenditore, quella della donna e soprattutto i risultati degli esami medici saranno importanti ai fini di chiarire i contorni della vicenda.

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