Mistero all’hotel Mandarin di Milano, donna denuncia: “Violentata da un ricco imprenditore”

Sarà la polizia a chiarire il mistero sorto intorno a quanto avvenuto nella notte tra lunedì e martedì all'interno dell'Hotel Mandarin Oriental di Milano, uno dei più lussuosi della città. Due le versioni, opposte, al vaglio degli investigatori. La prima è di una donna di 34 anni, di nazionalità marocchina, che sostiene di essere stata violentata da un uomo di 60 anni, un facoltoso imprenditore degli Emirati Arabi. La seconda è quella dell'uomo: secondo lui non c'è stata alcuna violenza sessuale, ma solo una lite attorno al compenso per una prestazione sessuale a pagamento che era stata concordata con la donna.
La donna è stata visitata alla clinica Mangiagalli
In effetti la lite, anche parecchio accesa, è l'unica cosa che sembra effettivamente essere accaduta con certezza. E difatti tre notti fa le sirene delle ambulanze e delle volanti hanno squarciato il silenzio ovattato del Quadrilatero della moda, arrivando poco dopo l'una davanti all'hotel Mandarin Oriental in via Andegari, un posto con suite da seimila euro a notte che si trova vicino a via Manzoni. Dopo il racconto della ragazza, il personale sanitario ha soccorso la 34enne trasportandola alla clinica Mangiagalli, dove i medici l'hanno visitata per accertare se sia stata violentata o no.
L'imprenditore: Nessuna violenza, lite sul compenso di una prestazione sessuale
Contemporaneamente i poliziotti hanno ascoltato le due versioni: l'imprenditore, nel dettaglio, ha spiegato che la lite e la successiva accusa (falsa, a suo dire) per violenza sessuale sarebbero dovute al fatto che la 34enne avrebbe chiesto all'uomo più di quanto pattuito per una prestazione sessuale a pagamento, e l'uomo non avrebbe accettato la nuova richiesta. La versione dell'imprenditore, quella della donna e soprattutto i risultati degli esami medici saranno importanti ai fini di chiarire i contorni della vicenda.