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Milano, violenza su donne e minori durante lockdown: 80 interventi della polizia. Meno denunce

Sono dati parziali quelli forniti dal vicesindaco e assessore alla Sicurezza del comune di Milano Anna Scavuzzo in merito agli interventi della polizia locale a supporto di donne o minori vittime di violenza che vanno comunque approfonditi e interpretati. Nel periodo tra febbraio e maggio sono stati infatti 80 rispetto ai 120 dello stesso periodo del 2019, mentre sono calate drasticamente le denunce.
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertorio
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Sono stati 80 gli interventi del nucleo di tutela donne e minori della Polizia locale di Milano durante il periodo di lockdown. A riferirlo è il vicesindaco e assessore alla Sicurezza del comune Anna Scavuzzo che ha così fatto il punto sui centri antiviolenza durante il periodo di quarantena.

"Rispetto al 2019 c'è stato un calo degli interventi – ha spiegato – nel 2019 erano stati 313 gli interventi del nucleo, 10 gli allontanamenti, 9 i divieti di avvicinamento, 5 i cautelari in carcere, 4 gli arresti in flagranza di reato, 3 i fermi e i 3 collocamenti di minore. Mentre confrontando lo stesso periodo, ovvero febbraio-maggio del 2019 con il 2020, sono stati 120 gli interventi lo scorso anno, contro gli ottanta di quest'anno". Sempre tra febbraio e maggio di quest'anno, c'è stato "un arresto in flagranza, e 21 casi di codice rosso per un totale di 91 persone indagate e 93 parti lese", ha proseguito Scavuzzo, spiegando che si tratta di numeri che "ci raccontano non di un azzeramento dell'attività e quindi anche della capacità del nucleo di intercettare un fenomeno, che ha avuto più difficoltà a emergere rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente a causa del lockdown".

A preoccupare in realtà sono i dati relativi alle denunce per maltrattamenti in famiglia che sono sensibilmente diminuiti durante il periodo della quarantena. È probabile ipotizzare che sia dovuto all'impossibilità da parte delle vittime di chiedere aiuto e di fatto anche all'impossibilità di poter uscire di casa per denunciare eventuali violenze e abusi. Per questo in questo periodo sono stati diversi gli interventi della polizia locale a domicilio delle persone con obbligo di dimora per positività al Covid-19, così da poter percepire eventuali segnali indiretti di richiesta d'aiuto da parte di potenziali vittime, magari anche interloquendo con i condomini. "Il magistrato Roia aveva indicato un calo delle denunce del 60 per cento nello stesso periodo, mentre invece dai dati del nucleo tutela donne e minori in realtà c'è stato un calo degli interventi, ma non così ampio come quello delle denunce", ha commentato invece la presidente della commissione Pari Opportunità del Pd Diana De Marchi.

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