Milano vicina a 1,4 milioni di abitanti: Sala festeggia, ma salgono anche affitti e gentrificazione
La popolazione di Milano continua a crescere e si avvicina a quota un milione e 400 mila residenti. Un traguardo che arriva dopo circa dieci anni di risalita degli abitanti del capoluogo lombardo. Il sindaco Beppe Sala ha annunciato che incontrerà il cittadino (o la cittadina) che farà cifra tonda diventando il ‘milionequattrocentomillesimo' residente. "Lo aspetto a Palazzo Marino per un caffè", ha scritto il primo cittadino sui social.
Milano si avvicina a quota un milione e 400 mila residenti: record da oltre trent'anni
La dinamica demografica rilevata dall'Istat è stata per decenni negativa. Milano aveva un milione e 369 mila abitanti nel 1991. Dieci anni più tardi, nel 2001, era calata a un milione e 256 mila. Nel 2011 la città era scesa a 1.242.123 mila residenti. Un andamento che sembrava segnare la definitiva perdita di attrattività della metropoli nei confronti dell'hinterland. Le cose sono cambiate nell'ultimo decennio e la popolazione all'ombra della Madonnina è tornata a crescere.
Oggi Milano ha 1.399.256 residenti. "Questo dato dice che a vincere è una città che fino al 2008 sembrava perdere abitanti e basta. Negli ultimi dieci anni quel dato si è invertito e sono arrivate oltre 100mila persone", ha sottolineato l'assessore Pierfrancesco Maran. "Anche con loro abbiamo riportato il Pil oltre i dati precedenti la crisi economica, continuando a crescere, attraendo giovani studenti da tutta Italia e da tutto il mondo. Offrendo a tanti giovani del resto del Paese un'alternativa all'emigrazione all'estero".
Non solo luci: con la popolazione aumentano affitti e gentrificazione
Ma l'aumento della popolazione di Milano non porta con sé solo notizie positive. Tra gli effetti collaterali già sotto gli occhi di tutti i milanesi c'è l'aumento vertiginoso degli affitti, dovuto a una domanda ormai costantemente superiore all'offerta. Per un bilocale si pagano in media 1.300 euro al mese con un incremento medio che viaggia al ritmo dell'uno per cento al mese. A causa degli affitti d'oro le famiglie faticano a trovare soluzioni e devono contendersi le case con studenti, lavoratori fuori sede e sempre più spesso anche con i turisti.
Questo fa sì che a un centro cittadino da tempo off limits per la fascia media della popolazione, si aggiunga la progressiva gentrificazione delle aree semi centrali, mentre i prezzi restano bassi solo nelle periferie più "degradate", che rischiano di trasformarsi in veri e propri ghetti. "Il controllo del costo degli affitti oggi è la mia principale preoccupazione", ammette Maran, "ma una cosa è certa: meglio gestire problemi di crescita che l'assenza di futuro che rischiavamo il decennio precedente e che vive quotidianamente buona parte del Paese".
