Milano, via i jersey in piazza Duomo: il terrorismo si previene con i pilomat automatici
Milano si rinnova nella prevenzione al terrorismo cercando di mantenere un'eleganza che i vecchi jersey, le barriere di cemento anti-sfondamento, non garantivano. Dopo che ieri il Comitato per l'ordine pubblico tenutosi in prefettura ha dato il via libera definitivo, per piazza Duomo è iniziato il processo che vedrà installati i nuovi pilomat, rinominati "Milomat", agli ingressi dell'area, che saranno attivati (o meglio, disattivati) a distanza dalle forze dell'ordine in caso di necessità. La loro gestione sarà completamente affidata a polizia e carabinieri, che decideranno di alzarli o abbassarli a seconda delle situazioni.
La sicurezza e l'estetica
Il livello di allarme non è mai realmente sceso a Milano e nelle altre grandi città italiane ed europee, nonostante l'assenza di attentati riconducibili all'Isis, ma non solo, che avevano indotto i Paesi a rafforzare le proprie difese all'interno dell'area urbana per evitare stragi come quella avvenuta a Nizza. Allora, il Comune di Milano provvide installando i jersey così cari alla sicurezza delle persone ma così altrettanto "offensivi dello stile" agli occhi delle medesime, che ne criticavano l'estetica in relazione ai posti di pregio in cui venivano installate, rovinando di fatto l'arredo urbanistico. Lo step affrontato dall'amministrazione era doveroso ma non fondamentale, e a distanza di qualche anno si è riusciti a rimediare anche sotto questo punto di vista.
La Prima della Scala
Il periodo in avvicinamento è storicamente uno dei più delicati in materia di allerta per attentati terroristici e l'aumento esponenziale del flusso di turisti non poteva fare altro che indurre le forze dell'ordine a rafforzare i controlli come stabilito nel nuovo Piano Sicurezza, che riguarderà anche la Prima al Teatro la Scala. Per l'evento più atteso dalla borghesia milanese è iniziato il giro di verifiche delle telecamere pubbliche nei punti ritenuti più sensibili del capoluogo, che quella sera potrebbero essere attraversati da manifestazioni di protesta che non dovranno in alcun modo minare l'incolumità dei cittadini.