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A Milano vertice Ue su occupazione, Renzi: “Europa che pensa solo ai vincoli è arida”

A Milano per il vertice Ue sul lavoro, Merkel e gli altri leader nazionali si congratulano con Renzi per il Jobs Act e le riforme: “Passi vanti dell’Italia”.
A cura di Davide Falcioni
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UPDATE Renzi: "A me preoccupa la disoccupazione non l’opposizione" – "A me preoccupa la disoccupazione non l’opposizione", così si è espresso Matteo Renzi rispondendo ad una domanda sulle proteste in corso in Senato sull'approvazione del Jobs Act. "Le reazioni di alcuni senatori fanno parte più delle sceneggiate che non della politica. Se si hanno delle idee diverse si spiegano. Manca rispetto da parte di tutti quei senatori che stanno facendo quelle sceneggiate " ha proseguito il Premier, aggiungendo: "Abbiamo aspettato anni per queste riforme, non ci spaventa spettare qualche altra ora". "Anche se nessuno può negare a noi italiani che troppe volte abbiamo promesso ma non realizzato, noi porteremo a casa il risultato" ha assicurato Renzi, ricordando che "l'Italia ha bisogno di riforme se vuole cambiare". "Vogliamo fare la nostra parte, rispettare i vincoli, ma spesso ci sono delle contraddizione burocratiche" ha spiegato poi il Premier, concludendo: "Ho le mie idee sul 3%, ritengo che questo parametro sia stato pensato e immaginato in un altro momento 20 anni fa. Ma faccio il primo ministro di un paese che ha un problema di credibilità quindi devo rispettare il 3%. Dare il segnale che il mio paese sta rispettando tutti gli impegni è importante".

Più tardi, lo stesso Renzi scriverà il suo pensiero su facebook:

UPDATE: Hollande: "C'è bisogno di innovazione per creare crescita". Come aveva già spiegato prima dell'incontro a Milano, il presidente francese Hollande ha ribadito che l'importanza della crescita dei Paesi Ue per rilanciare l'occupazione. "La ripresa è stata troppo debole per consentire un calo della disoccupazione " ha spiegato infatti Hollande , aggiungendo: "Per questo abbiamo parlato di disoccupazione giovanile ma anche di crescita". "Ogni paese deve fare sforzi per recuperare quindi fondamentali le riforme strutturali. L’Italia sta seguendo questa linea come altri paesi" ha proseguito Hollande, concludendo: "L'Europa deve ridare un opportunità ai giovani".

UPDATE: Merkel: "Jobs Act passo importante" – "La disoccupazione giovanile è un grosso problema dell'Europea ma in questi anni abbiamo avviato riforme importanti, come il jobs act in discussione nel parlamento italiano" ha dichiarato invece la cancelliera tedesca Angela Merkel, ricordando che questi vertici sono serviti ad instaurare "una collaborazione tra i vari paesi che è importante perché ognuno può imparare dall’altro". Merkel ha ricordato che è importante investire ma soprattutto sapere dove investire perché spesso si indirizzano i giovani verso strade sbagliate e alla fine si hanno settori produttivi che non riescono a trovare occupati perché ci sono pochi giovani formati in quel settore.

UPDATE: Van Rompuy: contrastare la disoccupazione soprattutto giovanile – Anche Van Rompuy ha ricordato i dati negativi della disoccupazione giovanile ricordando che è importante affrontare questa sfida per il futuro dell’Europa. "Nonostante tutti gli sforzi e segni di miglioramento, la disoccupazione totale rimane intorno al 12% nel Area Euro e all’11% nell’Unione nel suo insieme, un livello inaccettabilmente elevato" ha spiegato Van Rompuy, aggiungendo: "Quella giovanile erode le basi per la crescita futura: si rischia una generazione perduta". In questo senso Van Rompuy ha plaudito le riforme avviate dal Premier Renzi ridondando che la flessibilità dà alle imprese più spazio di manovra per assumerne. È stato della stessa idea anche il Presidente uscente Manuel Barroso  ricordando che il Jobs Act va nella direzione delle riforme strutturali avviate in tutti i paesi europei per combattere la disoccupazione.

UPDATE: Schulz: "Combattere la disoccupazione giovanile velocemente" –  "Spero che troveremo una strategia per combattere la disoccupazione giovanile, e velocemente",  così ha esordito invece il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz tra i primi a parlare al centro congressi di FieraMilanoCity, ponendo l'accento sulla mancanza di lavoro per i giovani. "È il terzo summit e spero in particolare che i 6 miliardi che il Parlamento europeo ha assicurato essere disponibili nel 2014 e 2015 per questo scopo siano usati dagli Stati membri" ha sottolineato l'ex numero uno del Partito socialista europeo.

UPDATE: Hollande: "Troppa austerità rallenta la crescita" – Dopo Renzi anche il Presidente francese Franois Hollande ha insistito sul problema crescita dell'Europa chiedendo di "adattare il ritmo delle politiche economiche Ue a quello della crescita" perché "Se tutti applicassero l’austerità ci sarebbe un ulteriore rallentamento dell'economia". Hollande ha ricordato che bogna agire in retta perché la disoccupazione in Europa sta diventando tragica. "Si deve agire più in fretta e meglio. Dobbiamo darci obiettivi che vadano oltre quelli che abbiamo già fissato" ha sottolineato il Presidente francese .

UPDATE  Renzi: "Senza crescita non c’è lavoro" – "Una Europa che pensa solo ai vincoli è arida. Senza crescita non c’è lavoro, senza lavoro non c’è dignità e senza dignità non c’è Europa: tornare a porre l’attenzione sulla crescita significa chiedere all’Europa di tornare ad essere se stessa", così ha esordito il Premier Matteo Renzi durante i lavori del summit europeo sull'occupazione in corso a Milano davanti agli altri capi di stato. "Chi vuole cambiare il mondo e ha paura di guardarsi allo specchio non è credibile: l’Italia sarà credibile nella sua volontà di riforme solo se porterà a casa quelle che ha promesso da trent’anni e messo in cantiere negli ultimi sei mesi" ha proseguito il Premier, aggiungendo: "Non ci accontentiamo di questa Europa, arida se pensa solo ai vincoli: non ci basta. Ma per essere credibili sappiamo che innanzitutto dobbiamo partire da casa nostra". L’Italia "sta facendo un passo importante da questo punto di vista" ha dichiarato infatti il Cancelliere tedesco Angela Merkel, mentre per il presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, la nuova misura "può avere grande impatto sulla competitività dell’economia italiana"

"Abbiamo fatto, stiamo facendo, continueremo a fare la nostra parte, ma l'Europa deve fare la propria". Lo ha detto Matteo Renzi inviando un messaggio in vista del vertice europeo sull'occupazione di Milano al quale intende presentarsi con in mano la fiducia sul Jobs Act. Nel capoluogo meneghino sono arrivati anche Hollande e Schulz: il primo, a una settimana di distanza dall'annuncio dello sforamento del tetto del 3% tra deficit e pil, dovrà vedersela con Angela Merkel, sostenitrice della strategia dell'austerity. Insieme al presidente francese e alla cancelliera tedesca Renzi terrà una conferenza stampa di chiusura a cui prenderanno parte anche Josè Manuel Barroso, Herman Van Rompuy e Martin Schulz.

Schulz: "Governo italiano fantastico"

Quest'ultimo appena giunto a Milano ha lodato il governo Renzi: "Il governo italiano è fantastico, sta facendo il massimo per mobilitare gli investimenti e io sostengo il governo italiano in questo". Il riferimento, in particolare, è al Jobs Act, provvedimento particolarmente gradito dal Presidente del Parlamento Europeo. Intanto Renzi il primo ministro italiano ha continuato ad esprimersi a favore della linea adottata dalla Francia, ovvero quella dello sforamento dei limiti di bilancio. Hollande ha dichiarato che "crescita e creazione di posti di lavoro sono la priorità di tutti gli europei, siamo tutti coinvolti. Occorre – ha aggiunto il presidente francese – insistere con il piano di investimenti europeo e regolare meglio il ritmo delle politiche di bilancio".

Protesta della Fiom, Landini: "Pronti a occupare le fabbriche"

Ma se nel palazzo i leader europei discutono, in piazza sono scesi migliaia di lavoratori della Fiom Cgil: l'intento è quello di protestare contro il Jobs Act e non sono mancati momenti di tensione in via Teodorico, nei pressi della sede della Fiera, dove si tiene il vertice. Alcuni operai hanno tentato di forzare la zona rossa ma sono stati respinti dall'intervento della polizia. Maurizio Landini, segretario generale dei metalmeccanici, ha comunque assicurato battaglia promettendo un autunno caldo sul fronte del conflitto sociale: "Siamo pronti a occupare le fabbriche perché ci propongono di abbassare i salari. Le proposte del governo Renzi sono sbagliate perché peggiorano le condizioni. La precarietà non si combatte con i licenziamenti ma con il tempo indeterminato e con maggiori diritti per tutti. Non ci stiamo a essere dipinti come i conservatori – ha concluso il segretario della Fiom – noi siamo quelli che si sono fatti il mazzo, producono ricchezza e vogliono cambiare il lavoro più di tutti, ma bisogna che gli interessi di chi lavora ritornino al centro di questo Paese".

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