Milano, va al derby nonostante il Daspo: arrestato Andrea Beretta, capo ultras dell’Inter
Un capo ultras della curva dell'Inter, Andrea Beretta, è stato arrestato dalla polizia perché si trovava all'esterno dello stadio di San Siro al termine dei disordini avvenuti prima del derby Inter-Milan, nonostante fosse sottoposto a due Daspo.
Era fuori dallo stadio prima del derby nonostante il Daspo: arrestato capo ultras dell'Inter
Il caos è scoppiato all'esterno dello stadio Meazza prima della partita di domenica quando circa 200 tifosi hanno lanciato petardi e bottiglie di vetro contro le forze dell'ordine nei pressi del ‘baretto' della Curva Nord. Il 45enne è pluripregiudicato per reati da stadio e ha due provvedimenti di Daspo per gli scontri in occasione delle partite Inter-Roma e Inter-Atalanta nel 2017. È stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza fuori dallo stadio pochi minuti dopo gli scontri (a cui comunque non avrebbe preso parte). Stando a quanto ricostruito dalla polizia, Beretta era poi andato in Questura per adempiere all'obbligo di firma.
In manette per resistenza un tifoso francese del Nizza
Gli agenti della Digos lo hanno preso lunedì, utilizzando lo strumento dell'arresto "in flagranza differita"che consente la cattura a seguito dell'analisi delle immagini. Nel 2015 Beretta era finito nei guai con la giustizia insieme a un altro esponente del tifo organizzato nerazzurro perché accusato di aver aggredito e picchiato un immigrato ghanese, insultandolo con la frase "negro di merda", in corso Como a Milano. La sera del derby è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale anche un cittadino francese 28enne, appartenente agli ultras del Nizza gemellati con la curva nerazzurra. È stato raggiunto da un provvedimento di Daspo della durata di tre anni valido per tutti gli impianti sportivi europei. La perquisizione con i cani della polizia nella curva sud dei tifosi del Milan ha anche portato al sequestro di fumogeni, sfollagente e altro materiale illegale.