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Milano, uomo trovato morto per overdose in un ostello di Lambrate: aveva una siringa nel braccio

Un uomo di 47 anni è stato trovato morto in un ostello a Milano, nel quartiere Lambrate. Il corpo senza vita del 47enne, un carpentiere milanese, è stato trovato da un addetto alle pulizie: aveva una siringa conficcata nel braccio. Il 47enne sarebbe stato ucciso da un’overdose da eroina, anche se si attende l’autopsia per averne certezza.
A cura di Redazione Milano
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Il boschetto della droga a Milano, in zona Rogoredo (LaPresse)
Il boschetto della droga a Milano, in zona Rogoredo (LaPresse)

Un uomo di 47 anni è stato trovato morto in un ostello del quartiere Lambrate, a Milano. Il ritrovamento, secondo quanto riporta la testata "Milanotoday", risale alla mattina di ieri, mercoledì 28 agosto. La vittima, un carpentiere milanese di 47 anni, era nel bagno comune di un ostello che si trova in via Rimembranze di Lambrate. Un addetto alle pulizie ha scoperto il corpo senza vita del 47enne dopo aver forzato la porta di un bagno, chiusa dall'interno. Una volta aperta la porta gli si è presentata una scena drammatica: il 47enne era seduto con una siringa piantata nel braccio. L'addetto alle pulizie ha subito chiamato i carabinieri, che vicino al corpo hanno rinvenuto il kit per prepararsi la dose che probabilmente gli è risultata fatale. La causa della morte, anche se si aspetta l'autopsia per averne certezza, sarebbe infatti un'overdose probabilmente da eroina.

A luglio l'ultima vittima per overdose a Milano

Dagli accertamenti è risultato che la vittima era già nota alle forze dell'ordine per via di piccoli precedenti. L'uomo aveva problemi di tossicodipendenza ed era già stato in cura presso una comunità di recupero. Sul suo decesso indagano i carabinieri della compagnia Porta Monforte e della stazione Crescenzago che hanno sequestrato il cellulare e gli effetti personali della vittima e ora cercheranno di capire dove il 47enne si sia procurato la dose che gli è stata letale. Si tratta dell'ennesima vittima per overdose a Milano, segno tangibile di come la droga sia un'emergenza non solo confinata in luoghi divenuti ormai noti come il "Boschetto di Rogoredo". A luglio l'ultimo caso: un educatore di 33 anni, Daniele Vazorni, era stato trovato morto proprio vicino al boschetto della droga.

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