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Milano, una statua per lo scrittore Andrea G. Pinketts: il concorso lanciato da Le Trottoir

Una statua a Milano per ricordare lo scrittore Andrea G. Pinketts, scomparso lo scorso 20 dicembre all’età di 57 anni. L’iniziativa è stata lanciata da Le Trottoir, il locale a due passi dalla Darsena dove passava molto del suo tempo. Mercoledì 3 luglio sarà annunciato il vincitore del concorso per un’opera “interattiva”, realizzata con tavoli e sgabelli, che permetterà ai fruitori di sedersi con l’autore.
A cura di Simone Gorla
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Andrea G. Pinketts nel "suo" locale, Le Trottoir (foto dalla pagina Facebook del locale)
Andrea G. Pinketts nel "suo" locale, Le Trottoir (foto dalla pagina Facebook del locale)

Una statua a Milano per lo scrittore Andrea G. Pinketts, scomparso lo scorso 20 dicembre. L'iniziativa è stata lanciata da Le Trottoir, lo storico locale milanese dove lo scrittore trascorreva molto del suo tempo con il cappello in testa e il sigaro in mano. "Seduti a tavola con Andrea" è il tema del concorso lanciato per la realizzazione di una scultura raffigurante lo scrittore. Il vincitore del concorso sarà svelato il 3 luglio. L’opera sarà “interattiva”, realizzata con tavoli e sgabelli, e permetterà ai fruitori di sedersi con l’autore.

Un'icona milanese di scrittura e cultura

Pinketts aveva 57 anni ed era malato da tempo di tumore. Con la sua morte Milano ha perso una delle sue personalità culturali più note e riconoscibili. Nato il 12 agosto del 1961, Andrea Giovanni Pinchetti (questo il suo vero nome) è sempre stato legato alla sua città. Nei suoi romanzi gialli, con protagonista il commissario Lazzaro Santandrea, raccontava Milano e i suoi lati oscuri ispirandosi alla tradizione di Giorgio Scerbanenco e Giovanni Testori. Come loro Pinketts sapeva raccontare la città attraverso il crimine, con gli occhi del suo personaggio più noto, detective per caso e sorta di alter ego dell'autore. Tra i suoi romanzi "Lazzaro vieni fuori", pubblicato nel 1991 da Metropolis, e poi "Il vizio dell’agnello", "Il senso della frase", e "Il conto dell’ultima cena", edito da Mondadori. Pinketts era anche giornalista e per alcuni anni era stato ospite fisso della trasmissione tv "maurizio Costanzo Show", dove il suo personaggio era diventato un'icona ben riconoscibile anche in tv.

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