Da Milano una petizione per lo scioglimento di tutti i gruppi neonazisti e neofascisti
Una petizione online per chiedere lo scioglimento di tutte le formazioni neofasciste e neonaziste che da anni hanno scelto in particolar modo la Lombardia per organizzare i loro eventi e raduni. È quella lanciata da un largo fronte antifascista e diretta alle tre più alte cariche dello Stato: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i presidenti di Senato e Camera Pietro Grasso e Laura Boldrini.
La petizione su Change.org
Nel testo della petizione – già attiva sulla piattaforma Change.org – si nominano alcune delle organizzazione a cui si fa riferimento, "da Forza nuova a Casa Pound a Lealtà Azione alla Comunità militante dei dodici raggi e consimili, che traggono ispirazione dal passato ventennio mussoliniano come dal nazismo e che assumono come modelli di riferimento organizzazioni terroristiche e antisemite dello scorso secolo, come la Guardia di Ferro rumena e Le croci frecciate ungheresi". A motivare la richiesta delle forze antifasciste è la Costituzione: "La volontà da parte di dette formazioni di ricostituire nel presente il partito fascista, contravvenendo alla legge, è un dato inconfutabile – spiegano infatti i promotori nel testo della petizione -. La stessa Corte di Cassazione, l’8 gennaio 2010 (sentenza 19449 Quinta sezione penale), riguardo Forza nuova, ribadiva la natura «nazifascista»dell’organizzazione".
"Il fascismo non è un'opinione, è un crimine"
Una richiesta precisa nel testo della petizione è anche "il divieto alle organizzazioni citate di poter accedere a spazi pubblici, all’aperto o al chiuso, per manifestazioni, convegni, concerti, raccolta firme o altre attività a fini propagandistici". Richiesta che nasce dalla "cronaca" di questi ultimi anni in Lombardia, che ha registrato l'organizzazione di numerosi eventi di chiara impronta neofascista e neonazista sul suolo regionale. Dall'Hammerfest nella periferia milanese ai raduni nazionali di Casa Pound a Castano Primo e Forza Nuova a Cantù, fino alle celebrazioni per il "compleanno" di Adolf Hitler nella provincia di Varese. Eventi che rafforzano "l'agibilità politica" di queste organizzazioni, anche grazie all'atteggiamento in alcuni casi passivo, quando non proprio permissivo delle istituzioni che dovrebbero applicare la legge. Perché, come sintetizza il motto di chi ha lanciato la petizione, "il fascismo non è un'opinione come le altre, è un crimine".