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Milano, un nuovo caso di scabbia all’ospedale San Paolo. Pd deposita interrogazione al Pirellone

C’è un tredicesimo caso di scabbia all’ospedale San Paolo di Milano: ad essere contagiato sarebbe stato un dipendente della struttura che si aggiunge ai 12 che stanno già seguendo la profilassi del caso così come annunciato dall’assessore al Welfare della regione Lombardia, Giulio Gallera. Intanto il Pd ha presentato un’interrogazione al Pirellone per chiedere come sia stata gestita la situazione e anche chiarimenti sulla gestione degli ospedali pubblici.
A cura di Chiara Ammendola
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L'ospedale San Paolo di Milano
L'ospedale San Paolo di Milano

C'è un altro caso, il tredicesimo, che si aggiunge al focolaio di scabbia che si è sviluppato nel reparto oncologico dell'ospedale San Paolo di Milano nelle scorse settimane. La notizia era stata resa nota dall'assessore della Regione Lombardia con delega al Welfare Giulio Gallera lo scorso 24 giugno che aveva sottolineato come la situazione fosse sotto controllo: "La segnalazione riguarda il reparto di Oncologia e le cause sono già state individuate. A seguito delle analisi effettuate, dodici persone sono state sottoposte a profilassi", le parole di Gallera. Ora però nonostante le rassicurazioni, come riportato da IlGiorno, ci sarebbe un nuovo caso, si tratta di un dipendente del nosocomio che rientrerà dunque nel gruppo di persone da seguire. Secondo quanto accertato sembra che a dare il via al focolaio sia stato un paziente, proveniente da un'altra struttura e trasferito all'ospedale San Paolo lo scorso marzo che avrebbe poi trasmesso il parassita a un medico: ad oggi le persone infestate sarebbero 13 tra cui quattro operatori sanitari, compreso un medico, oltre a un bambino di 18 mesi.

Temiamo disimpegno della regione Lombardia su ospedali pubblici

Dettagli forniti nell'interrogazione parlamentare depositata dal Partito Democratico, per cercare di fare chiarezza: firmatario ne è Pietro Bussolati che ha chiesto all'assessore Gallera delucidazioni su come sia stata stata gestita l'origine del focolaio. "Potrebbero esserci stati ritardi nel rilevare il focolaio e la paziente non sarebbe stata prontamente trasferita nel reparto Infettivi – si legge nell'interrogazione – vogliamo capire, perché l’impressione è che il problema sia stato fortemente sottovalutato". E poi il consigliere dem Bussolati sottolinea il timore che ci sia "un disimpegno da parte della Regione sugli ospedali pubblici di Milano, che rischia di rendere impari la competizione coi privati", dopo gli allagamenti all'ospedale Sacco e le vicissitudini degli ospedali San Paolo e San Carlo "con 90 milioni d’investimenti fermi e nessun progetto del nuovo ospedale".

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