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Milano, un gruppo di ventenni di Magenta aggredito a calci e pugni in stazione

Violenta aggressione in stazione a Milano nei confronti di un gruppo di giovani di Magenta. Uno di loro, di vent’anni, è finito al pronto soccorso del Fornaroli con il volto completamente tumefatto da calci e pugni, ed è ora in attesa di una Tac, sotto osservazione da parte dei medici. Sconosciute le cause dell’aggressione: indagano i carabinieri.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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Una aggressione in piena regola quella vissuta da un gruppo di ventenni di Magenta in una stazione ferroviaria di Milano: stavano aspettando il treno per rientrare nel magentino dopo un normale sabato sera tra amici, quando sarebbero stati avvicinati da uno o più giovani. Come siano andate le cose infatti lo stanno accertando i carabinieri di Magenta, che stanno indagando sulla vicenda: al momento, l'unica versione è quella del gruppo di vittime, tutte sui vent'anni e di Magenta. Il gruppo sarebbe stato avvicinato con una banale scusa, forse la richiesta di una sigaretta, ed una risposta un po' seccata e spicciativa.

Questo banale rifiuto avrebbe causato la reazione violenta nei loro confronti: in particolare, la brutalità si è rivolta verso un ventenne del gruppo, preso a calci e pugni al volto una volta finito per terra. La violenza dei colpi è stata tale che il giovane quando è arrivato in ospedale aveva il volto completamente tumefatto. Forse anche una bottiglia di vetro sarebbe improvvisamente spuntata durante l'aggressione: solo quando il gruppo riesce a scappare in treno verso Magenta, arrivano ambulanze e carabinieri. Il ventenne più grave, quello con il volto rimasto completamente tumefatto, sarà sottoposto nella giornata di oggi ad una Tac per escludere altre conseguenze, e resta ora in osservazione all'ospedale Fornaroli. I carabinieri di Magenta stanno indagando in tutte le direzioni: si cercherà di capire se esistano filmati dell'aggressione, forse dalle telecamere della stazione ferroviaria dove è avvenuta. Non è esclusa l'ipotesi della rapina terminata male, ma anche quella di una aggressione "pura e semplice" nei confronti dei giovani senza alcun particolare motivo.

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