Milano, uccisero il vicino violento: condannati a 30 anni padre e figlio
Trenta anni di carcere per Gaetano Teofilo e il figlio Mattia, responsabili di aver ucciso nel marzo 2014 il loro vicino di casa, Stefano Epis. Si conclude, almeno in primo grado, la vicenda giudiziaria relativa all'omicidio che per alcuni giorni era rimasto avvolto nel mistero. La vittima, 48 anni, era conosciuto nel quartiere Lorenteggio come una persona irascibile e aveva problemi di dipendenza da droga e alcol. Era stato trovato in una pozza di sangue nel suo appartamento di via Gonin dal padre. Dopo una settimana erano stati arrestati il 47enne Gaetano Teofilo e suo figlio Mattia, 18enne all'epoca dei fatti. I due avevano confessato di aver ucciso a martellate e coltellate Epis perché stanchi delle continue minacce rivolte ai diversi membri della loro numerosa famiglia, che viveva proprio nell'abitazione al piano di sopra rispetto alla vittima.
Il padre aveva cercato di scagionare il figlio
In un secondo tempo il padre aveva cercato di scagionare il figlio modificando la confessione e sostenendo di aver agito da solo. Tentativo fallito, così come non è servito a nulla per il 18enne ritrattare la sua confessione. Entrambi sono stati condannati: oltre alla pena, che risponde in pieno a quanto aveva chiesto il pubblico ministero, i due dovranno versare 500mila euro a titolo di risarcimento ai familiari di Epis, parti civili al processo. A pronunciare la sentenza è stato il giudice per l'udienza preliminare di Milano Vincenzo Natale: il processo si è svolto con rito abbreviato e conseguente sconto della pena.