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Milano, uccide un clochard a colpi di bici: “Ero ubriaco”

L’aggressione in zona Arco della Pace, a Milano: un quarantunenne tunisino è morto dopo una serie di colpo al volto inferti con una bicicletta. L’unico indagato è un salvadoregno di ventidue anni, che durante l’interrogatorio è scoppiato a piangere, provando poi a giustificarsi dicendo di aver bevuto tequila per tutto il giorno.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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Ha ucciso un clochard a colpi di bicicletta, ma davanti agli investigatori è scoppiato a piangere, provando poi a giustificarsi dicendo di aver bevuto tequila per tutto il giorno. Il pm di turno, Luigi Furno, ha già chiesto la convalida dell'arresto e la custodia in carcere per l'indagato, un ventiduenne salvadoregno, che bivaccava con la vittima ed altre persone in zona Arco della Pace, a Milano.

Il ventiduenne, anch'esso senza fissa dimora, resta quindi accusato per la morte del quarantunenne tunisino Tarek El Hosni, colpito al volto con una bicicletta cinque o sei volte appena ventiquattro ore fa, attorno alle 19 di lunedì 12 novembre. Stando a quanto ricostruito finora, a scatenare la violenza sarebbe stata una lite per futiili motivi, che sarebbe avvenuta anche alla presenza di altri due senzatetto. Anche questi sarebbero stati ubriachi come il salvadoregno, ma sarebbero rimasti immobili durante l'aggressione, che sarebbe poi culminata con il ferimento in maniera irreversibile del tunisino, per il quale sono stati poi inutili i soccorsi. Dalle indagini, è emerso che sarebbe stato colpito almeno cinque volte, forse sei, al volto: l'aggressore gli ha scagliato ripetutamente contro la sua bicicletta che, tra l'altro, aveva anche un grosso lucchetto attaccato al telaio.

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