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Milano, truffavano le vittime con la tecnica del “tocomocho”: in manette 28 persone

I carabinieri della compagnia di Rho, a Milano, hanno arrestato 28 persone accusate di di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati, borseggi, rapine, furti in abitazione e ricettazione. I truffatori utilizzavano il sistema del “tocomocho”, vendendo alle vittime finti biglietti vincenti della lotteria perché impossibilitati a ritirare il premio.
A cura di Chiara Ammendola
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Un momento della truffa registrato dalle telecamere
Un momento della truffa registrato dalle telecamere

Sono 28 le persone arrestate questa mattina all'alba dai carabinieri della compagnia di Rho nell'ambito di un'operazione volta a smantellare un vero e proprio gruppo criminale dedito a furti e rapine. Secondo l'ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano, le persone fermate (22 cittadini peruviani, 3 italiani, un colombiano, un cubano  e un egiziano) sono ritenute responsabili nello specifico di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati, borseggi, rapine, furti in abitazione e ricettazione. Di queste 21 sono in carcere, 6 agli arresti domiciliari e una con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Secondo quanto ricostruito dai militari, i truffatori avvicinavano le vittime, perlopiù donne e anziani, con il sistema del cosiddetto "tocomocho", tecnica molto diffusa nei Paesi del Sudamerica ed in quelli di lingua spagnola che consiste nell'offrire la vendita di un biglietto della lotteria pluripremiato, perché impossibilitati a ritirare la somma in quanto sprovvisti di documenti, ad un prezzo inferiore a quello della somma vinta. Per conferire maggiore credibilità alla proposta, interveniva un complice che, fingendosi estraneo ai fatti, confermava l’autenticità del biglietto esibito, consigliando alla vittima ad acquistarlo. Le vittime poi venivano indotte a consegnare, in una fase successiva, denaro o gioielli dopo essere state stordite con l'utilizzo del farmaco alcaloide allucinogeno "scopolamina", nota col nome di droga “dell’alito del Diavolo”. L’indagine è partita nel gennaio 2018 e ha permesso di individuare tutte le persone appartenenti al gruppo criminale che aveva base operativa a Milano, ma agiva in diverse città del Centro-Nord come Milano, Roma, Firenze e Mantova. In tutto sono stati commessi 49 furti e 40 rapine in abitazione.

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