Milano, transenne e percorsi obbligati: la stazione Centrale si prepara per la Fase 2
Percorsi obbligati con transenne e nastri, adesivi per terra a indicare la corretta direzione. Alla vigilia della Fase 2 dell'emergenza Coronavirus, la stazione Centrale di Milano si prepara ad accogliere migliaia di viaggiatori in più. Da domani, lunedì 4 maggio, anche nel capoluogo lombardo come in tutta Italia la riapertura di alcune attività, previste dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri del 26 aprile e dall'ordinanza regionale 537 del 30 aprile, comporterà che un maggior numero di persone potrà tornare al lavoro. La contemporanea necessità di mantenere le misure quali il distanziamento sociale di almeno un metro e altre misure di contenimento dei contagi comporterà che sui mezzi pubblici, che torneranno alla loro piena operatività pre-emergenza, potranno viaggiare meno persone alla volta: sulla metro di Milano, ad esempio, l'assessore alla Mobilità di Milano stima che potranno viaggiare 350mila persone contro il milione e 400mila che la utilizzavano prima.
La stazione Centrale sarà un banco di prova importante per la Fase 2
Ma oltre a ciò che avverrà sui mezzi, un altro banco di prova importante per capire se si riuscirà a garantire una ripartenza in sicurezza è ciò che succederà nelle infrastrutture legate ai trasporti, come le fermate dei mezzi pubblici di superfici, le banchine o i tornelli di accesso delle stazioni. Molto dipenderà dal buon senso delle persone, ma per facilitare la corretta gestione dei flussi, intanto, alla stazione Centrale sono stati creati dei percorsi obbligati per separare i flussi di viaggiatori in partenza e in arrivo nello scalo ferroviario. Transenne, adesivi e frecce realizzate sul pavimento e nastri isolanti delimitano i percorsi che guidano i viaggiatori dall'uscita dalla metro e dall'ingresso del Padiglione delle Carrozze (al piano terra) fino al piano binari, dove come ormai da tempo saranno in funzione i varchi d'accesso che consentono l'ingresso solo a coloro che sono dotati di biglietto valido (e anche delle motivazioni previste dalla legge per potersi spostare). Basterà a evitare assembramenti e caos? Da domani si potrà avere una prima risposta.